Oristano, riapre la torre di Portixedda, uno dei monumenti simbolo della città
Era chiusa da anni. Oggi, in contemporanea con le Giornate del patrimonio, la torre di Portixedda, uno dei monumenti simbolo di Oristano, è stata riaperta al pubblico. Si tratta di una delle torrette della vecchia cinta muraria che risale al periodo del
Era chiusa da anni. Oggi, in contemporanea con le Giornate del patrimonio, la torre di Portixedda, uno dei monumenti simbolo di Oristano, è stata riaperta al pubblico.
Si tratta di una delle torrette della vecchia cinta muraria che risale al periodo del giudicato d’Arborea. Il Comune ha provveduto sin da subito alla messa in sicurezza, l’impermeabilizzazione della copertura e la pulizia necessaria.
Portixedda potrà essere visitata grazie agli operatori della Memoria storica, la cooperativa che gestisce il museo. Basterà rivolgersi all’Antiquarium per poterla visitare con la guida.Gli orari saranno dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. L’assessore alla Cultura del Comune di Oristano, Massimiliano Sanna, ha dichiarato che la Giunta farà di tutto per trovare le risorse anche per il recupero della torre del giudice Mariano.
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Accadde Oggi: il 29 aprile del 1929 i Savoia inaugurano l’ippodromo del Poetto (VIDEO)
Il 29 aprile 1929 il re Vittorio Emanuele III inaugurò l'ippodromo di Cagliari.
Il 29 aprile 1929 una folla festante accorse al Poetto: alla presenza del re Vittorio Emanuele III, veniva inaugurato l’ippodromo. Uno straordinario video, realizzato dall’Istituto Luce, conserva il ricordo della cerimonia.
Sul finire degli anni Venti la classe borghese si era ingrossata: imprenditori, commercianti e militari erano poi appassionati di attività ippiche, e di questo l’amministrazione prese atto per ingraziarsi la cittadinanza. Strutture simili sorgevano ormai in numerose città d’Italia, e già dall’anno precedente la Società Ippica di Cagliari raccoglieva un discreto successo.
Gare e concorsi si susseguirono negli anni che intercorsero fra l’inaugurazione e lo scoppio della seconda guerra mondiale, e numerosi furono i cavalli e i cavalieri sardi che conquistarono la fama. Tra questi Antonio “Tonino” Gutierrez, che alla fine degli anni Trenta batté il record del mondo nel salto degli ostacoli. Fantini, appassionati e scommettitori erano soliti partecipare ai sontuosi rinfreschi che si tenevano a Cagliari, e nella sua età d’oro l’ippodromo divenne uno dei principali punti d’aggregazione della città.
La guerra cambiò tutto: molti fuggirono, e la struttura divenne ricovero per i cavalli e rifugio per gli sfollati, tanto che le scuderie vennero trasformate in abitazioni che diedero corpo al quartiere Ausonia, demolito negli anni Sessanta. L’impianto conobbe nuova vita soltanto nel 1959, in occasione delle Olimpiadi, ma già negli anni immediatamente successivi l’ombra dell’abbandono si fece sempre più scura.
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