Alessio Cragno si ferma: è questa la notizia poco positiva che segue la bella prestazione del Cagliari a Ferrara contro la Spal. Il giovane portiere ex Benevento sta risentendo di alcuni guai fisici patiti nel finale di gara ed in particolare dopo lo splendido colpo di reni sul tiro di Viviani che ha permesso alla porta cagliaritana di rimanere inviolata. Un problema non da poco per lui visto che stava vivendo un periodo felice condito da buone parate e due partite da imbattuto. A questo punto Rastelli ha già allertato Luca Crosta, ex portiere della Primavera e riconosciuto dal pubblico per aver difeso i pali rossoblù contro il Milan nell’ultima partita dello scorso campionato, per la sfida di domani notte col Sassuolo (ore 20.45, diretta Sky Calcio 3).

Probabilmente è l’incrocio col Sassuolo a non portar bene. Lo scorso anno i neroverdi schiantarono il Cagliari per 6-2 approfittando dei primi problemi fisici di Rafael, che rimase in campo per 90′ compiendo diversi errori. Molte critiche arrivarono addosso a Rastelli per quella scelta, oggi il tecnico ha le spalle coperte da un terzetto di portieri di alto livello e può affidarsi al giovane Crosta ad occhi chiusi. La situazione si complica nel momento in cui a disposizione rimangono solo il terzo portiere e il portiere della Primavera Riccardo Daga, mostrando come la coperta inizi ad esser corta in un momento topico della stagione dove la squadra sembra pronta per fare il grande salto. I dubbi su Cragno verranno sciolti con la rifinitura di domani mattina, quando lo staff tecnico potrà avere una idea più chiara anche sul resto della formazione da mandare in campo. Confermate le assenze di Andreolli e Van Der Wiel, fiducia a Ceppitelli al centro della difesa dopo la buona prova contro Borriello mentre è possibile un turnover a centrocampo e attacco con Dessena e Farìas a rilevare Ionita e Sau.

Dal canto suo Bucchi dovrà rinunciare all’attaccante Berardi e potrebbe far rifiatare Politano, protagonista di un gol contro la Juventus nel turno di domenica. Il tecnico ex Torres (e con un passato da attaccante del Cagliari) si aspetta dalla trasferta sarda delle risposte adeguate agli obiettivi di stagione dato che il Sassuolo arriva da tre sconfitte e un solo punto conquistato in quattro gare fin qui disputate. Attorno iniziano a girare i primi nomi per la sostituzione, e dunque un nuovo risultato negativo potrebbe seriamente mettere a rischio la sua panchina. Sicuramente dovrà cercare di far segnare tanti gol ai suoi ragazzi: i confronti tra le due formazioni ricordano un 4-3 rocambolesco dello scorso dicembre che diede il via alla nuova era di Rastelli al Cagliari.

Cagliari-Sassuolo, in programma alla Sardegna Arena nella serata di domani, sarà arbitrata da Claudio Gavillucci della sezione di Latina, presente a Ferrara per Spal-Cagliari come assistente del Var. Gli assistenti saranno Claudio La Rocca di Ercolano e Alessandro Costanzo di Orvieto, quarto uomo Francesco Paolo Saia di Palermo mentre al Var ci sarà Marco Guida di Torre Annunziata. Curiosa la presenza del sardo Antonio Giua di Olbia all’AVAR, una promozione dopo il debutto in serie B di un mese fa. Gavillucci ha esperienze più confortanti col Sassuolo rispetto che col Cagliari: ha diretto i rossoblù per quattro volte nella scorsa stagione garantendo tre sconfitte e una sola vittoria (sulla Sampdoria per 2-1); diverso il cammino con gli emiliani che ci hanno avuto a che fare ben 11 volte con un bilancio di 6 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Positivo il precedente in comune: il fischietto laziale ebbe modo di arbitrare le due formazioni nel quarto turno eliminatorio della Coppa Italia 2015/16 con gli uomini di Rastelli che si imposero per 1-0 grazie ad un gol di Sau.

LE PROBABILI FORMAZIONI

CAGLIARI: Crosta, Padoin, Pisacane, Ceppitelli, Capuano, Dessena, Cigarini, Barella, Joao Pedro, Pavoletti, Farias. All. Rastelli.

A disposizione: Daga, Cragno, Faragò, Miangué, Ionita, Sau, Deiola, Melchiorri, Romagna, Cossu, Giannetti.

Indisponibili: Andreolli, Rafael, Van Der Wiel

SASSUOLO: Consigli, Goldaniga, Cannavaro, Acerbi, Lirola, Missiroli, Magnanelli, Duncan, Peluso, Falcinelli, Ragusa. All. Bucchi

A disposizione: Pegolo, Rogerio, Letschert, Adjapong, Gazzola, Frattesi, Mazziteli, Biondini, Cassata, Matri, Politano, Scamacca.

Indisponibili: Dell’Orco, Berardi

Ieri, 3 maggio, Gergei si è stretta in un abbraccio collettivo per rendere omaggio a Carlotta Dessì, giornalista sarda scomparsa nel febbraio 2024, intitolandole una piazza nel centro storico. Un momento carico di emozione, che ha visto la partecipazione di familiari, amici, colleghi e rappresentanti del mondo dell’informazione, venuti a condividere il ricordo di una donna che, con la sua forza, la sua umanità e la sua voce, ha lasciato un segno profondo.

Foto di Stefania Pinna

Carlotta, volto noto di Mediaset e Sky, era amata e stimata per la sua professionalità limpida e la sua determinazione, anche nei momenti più difficili della malattia rara al midollo osseo contro cui ha combattuto con coraggio. Il legame con Gergei – terra d’origine dei suoi nonni, rifugio dell’anima durante i rientri nell’Isola – era profondo e sincero. Da oggi, quel legame si traduce in un segno concreto di memoria e gratitudine: Piazza Carlotta Dessì.

A impreziosire la nuova piazza, anche una statua in bronzo che ritrae Carlotta, realizzata dallo scultore cagliaritano Augusto Mola, autore noto per le sue opere commemorative. L’opera, fortemente voluta dai genitori di Carlotta, Orazina e Ignazio Dessì, nasce con l’intento di “trasformare il dolore in bellezza”, offrendo alla comunità un luogo dove il ricordo possa diventare presenza viva.

Foto di Stefania Pinna

“Carlotta non ha mai smesso di raccontare con onestà, passione e sensibilità. Questa piazza è il nostro modo per continuare a farla parlare, per non dimenticare ciò che ci ha insegnato”, ha detto durante la cerimonia uno dei colleghi che l’ha accompagnata nel suo percorso professionale.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione urbana, reso possibile dalla generosità di chi ha conosciuto e amato Carlotta: non solo i suoi cari, ma anche concittadini, colleghi e amici che hanno voluto lasciare un segno tangibile della sua eredità umana e professionale. Da oggi, Gergei non è solo un luogo del cuore per chi l’ha conosciuta, ma anche una tappa della memoria collettiva, dove la storia personale di una giovane donna diventa patrimonio di tutti. Un luogo dove fermarsi, ricordare e lasciarsi ispirare.