Cantina Gostolai: identità, cultura e tradizione dei vini di Oliena
La storia della vitivinicola Gostolai, fatta di passione e conoscenza della propria terra e dei suoi frutti. Un amore che proviene da profonde radici e che racchiude in sé una realtà interessante, dotata di tante caratteristiche che rendono l’azienda un vero e
La storia della vitivinicola Gostolai, fatta di passione e conoscenza della propria terra e dei suoi frutti. Un amore che proviene da profonde radici e che racchiude in sé una realtà interessante, dotata di tante caratteristiche che rendono l’azienda un vero e proprio punto di riferimento all’interno del panorama culturale enologico.
Nata nel 1988, sotto la direzione di Tonino Acardu, obiettivo dell’attività è sempre stato quello di valorizzare le uve provenienti dalla terra di Oliena che, come ricorda lo stesso Acardu: «È ricca di tradizioni vitivinicole. Tanti scrittori, viaggiatori e poeti ne hanno parlato a lungo dopo averla visitata citando anche il suo vino: da Sebastiano a Salvatore Satta, senza dimenticare Gabriele D’Annunzio».
La vitivinicola Gostolai ha iniziato a lavorare proprio con le uve di famiglia, piccole quantità, per poi crescere sempre più, acquisendo le uve circostanti di buona parte del territorio di Oliena raggiungendo le dimensioni odierne di ben 50.000 bottiglie l’anno. La punta di diamante della cantina è sicuramente il Nepente, Cannonau di Sardegna, prodotto e vinificato nel territorio di Oliena che, come ricorda il professor Arcadu: «Ha delle caratteristiche particolari dovute al territorio, sovrastato dal monte Corrasi, che determina un certo microclima dell’area conferendo alle uve specifiche peculiarità». Su prenotazione, la cantina organizza anche delle degustazioni in loco dove il cliente, oltre gustare un buon bicchiere di vino, può assaggiare anche prodotti gastronomici di qualità: dai formaggi ai salumi fino ai dolci. Inoltre, essendo Tonino Arcadu appassionato e studioso della storia enologica della Sardegna, nel corso delle degustazione sarà possibile soddisfare tante curiosità sull’origine nuragica della vitivinicoltura sarda.
L’autenticità e il rispetto della tradizione rimangono comunque i principi portanti dell’azienda. Come conclude Arcadu: «Bisogna essere autentici nella produzione dei prodotti perchè il mercato richiede, oggi più che mai, la genuinità e la Sardegna ha ancora questa nomea di veridicità, grazie al suo clima e ai suoi territori, e non va assolutamente sprecata. Bisogna essere riconoscibili e unici».
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