Via Roma lato portici riaprirà domenica 17 settembre, come già previsto. La sperimentazione si appresta a concludersi dopo un poco più di un mese di polemiche e discussione tra favorevoli e contrari. Stamane il sindaco Massimo Zedda, l’assessora alla Mobilità Luisa Anna Marras e gli agenti del Centro Controllo Mobilità della Polizia Municipale, hanno tracciato un primo bilancio della sperimentazione.

«I risultati sono migliori di quelli che ci aspettavamo. I dati mostrano chiaramente una diminuzione del traffico veicolare rispetto a prima dell’inizio del test, sopratutto in viale Diaz, nel Largo Carlo Felice e in viale Trieste, con un impatto positivo anche sull’ambiente, grazie alla diminuzione dell’inquinamento sonoro e delle polveri sottili – sostiene Zedda – I primi due giorni sono stati certamente più critici perché molti non erano preparati alla novità, ma abbiamo apportato delle modifiche che hanno alleggerito la situazione, portando a un calo del numero dei veicoli con conseguente decremento di traffico e incidenti. Si registrano criticità maggiori nelle ore di punta come già avveniva prima della chiusura del lato portici, perciò indipendentemente dalla chiusura o meno del lato portici – continua il sindaco – Sopratutto si ha una congestione in viale La Playa e via Sassari per il passaggio dei pullman dell’Arst. È opportuno che questi ultimi siano spostati all’interno della stazione ferroviaria, creando lì un centro intermodale. Dobbiamo ripensare alla zona del porto in vista del passaggio della metropolitana leggera».

Per quanto riguarda gli eventi, da molti auspicati, sul lato portici chiuso al traffico, Zedda sostiene che, essendo la sperimentazione a costo zero, questi erano a carico di organizzatori privati, come accaduto per la tre giorni di musica e bancarelle lo scorso fine settimana. E , proprio su questo evento, il primo cittadino ha “bacchettato” coloro che hanno avuto da ridire definendola una “sagra paesana”. «Trovo questa affermazione alquanto offensiva. Non si può pensare a una via Roma prerogativa di chi può permettersi i ristoranti e i negozi più costosi. Via Roma è e deve essere di tutti, anche dei meno abbienti».

L’assessora alla Mobilità Luisa Marras ha sottolineato come l’obbiettivo sia disincentivare l’uso dell’auto privilegiando la viabilità pedonale e l’uso dei bus cittadini. Dalla sala controllo della Centrale operativa della Municipale, dove si è svolta la conferenza stampa, viene costantemente monitorato il traffico nelle principali arterie della città. Si è inoltre evidenziato come gli automobilisti che commettono infrazioni, in particolar modo coloro che transitano sulle corsie preferenziali, siano i maggiori responsabili dell’intasamento del traffico. Prossimamente, il Comune, in collaborazione con la Municipale, traccerà un primo bilancio della viabilità successivamente alla riapertura del lato portici, facendo un raffronto con i giorni della sperimentazione.

Il cuore di Antonio Oggianu ha smesso di battere stamattina, tra le mura dell’Unità Spinale dell’ospedale Marino di Cagliari. L’allevatore di 47 anni, di Sindia, è morto dopo oltre sessanta giorni a causa delle conseguenze di un drammatico incidente sul lavoro avvenuto lo scorso 24 ottobre.

Il dramma si era consumato in un’azienda agricola situata lungo la strada che collega Sindia a Scano Montiferro. Oggianu stava lavorando alla guida del suo trattore quando, per cause che l’inchiesta dovrà chiarire, è caduto a terra, finendo sotto il peso della stessa macchina agricola.

Un impatto devastante che aveva attivato immediatamente la macchina dei soccorsi: l’allevatore era stato trasportato d’urgenza con l’elisoccorso, prima verso l’ospedale di Nuoro e successivamente nel centro specializzato di Cagliari.

Per settimane, la comunità di Sindia aveva sperato nel miracolo. Inizialmente, le notizie filtrate dal reparto facevano presagire una possibile, seppur difficile, ripresa. Tuttavia, nelle ultime settimane il quadro clinico ha subito un drastico peggioramento. Nonostante gli sforzi dei medici, le complicazioni derivanti dai gravi traumi riportati non gli hanno lasciato scampo, portandolo al decesso nelle prime ore di oggi.

Sulla morte del quarantasettenne pende ora un fascicolo d’indagine. I Carabinieri della Compagnia di Macomer e gli ispettori dello Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) della ASL di Nuoro sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente. L’obiettivo degli inquirenti è accertare eventuali responsabilità e verificare se fossero state rispettate tutte le normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro.