La Costa Diadema è arrivata a Cagliari: previsti quattromila crocieristi in giro per la città

È arrivata poche ore fa al Porto di Cagliari la “Costa Diadema”, la nave più capiente, la ammiraglia della flotta di Costa Crociere. Con oltre 1.800 cabine, 7 ristoranti, 11 bar, una Spa di 6.200 metri quadrati su quattro livelli, percorsi sportivi, teatro, cinema e discoteca, è
canale WhatsApp
È arrivata poche ore fa al Porto di Cagliari la “Costa Diadema”, la nave più capiente, la ammiraglia della flotta di Costa Crociere.
Intervista alla scrittrice Vanessa Roggeri: «Scrivere è uno strenuo tentativo di sopravvivere a questo pazzo mondo»

Abbiamo incontrato Vanessa Roggeri, scrittrice cagliaritana, autrice di Il ladro di scarabei, per parlare del suo ultimo libro, dei personaggi che prendono vita sulla carta e della Sardegna che ispira la sua scrittura. Conosciamola meglio
canale WhatsApp
Vanessa Roggeri, scrittrice cagliaritana, è tornata di recente in libreria con Il ladro di scarabei, un romanzo che mescola mistero, storia e sentimenti, ambientato tra le atmosfere uniche della Sardegna. Il protagonista, Antino, è un giovane antieroe che cattura subito l’attenzione del lettore con le sue fragilità e contraddizioni.
«È nata nel 2017, quando mi sono imbattuta in una figura antica della società cagliaritana, il majolu… una figura ambigua, retaggio della dominazione spagnola, ribelle e mal vista dai cittadini», racconta la scrittrice. Da quell’incontro è scaturita l’idea di raccontare la storia di un giovane uomo che cerca di emanciparsi dalla miseria, e che «fin da subito ha preteso che raccontassi la sua storia, con prepotenza e una carica vitale eccezionale».
La Sardegna è sempre presente nella sua scrittura, anche quando la storia si sposta altrove. «Sardegna, ovvero sardità, significa essere e sentire in un modo unico… Raccontare storie dell’isola mi rende felice, nutre il mio lato poetico e mi conforta». Tuttavia, Roggeri si definisce «una narratrice che non conosce geografie: racconto anche di Sardegna, quindi del mondo».
L’equilibrio tra mistero, storia e sentimento, secondo l’autrice, nasce dall’esperienza e dalla disciplina: «L’equilibrio è fondamentale… interiorizzarlo in modo naturale è frutto di un grande sforzo – mentale, emotivo, fisico – teso al suo raggiungimento».
Pubblicare con un grande editore nazionale comporta responsabilità: «Arrivare al grande pubblico sposta la prospettiva… aumenta la pressione. Alcune storie hanno il potere di scavarti dentro, di darti coraggio».
Roggeri parte sempre dai personaggi: «Ancora prima di avere tratti fisici precisi, in sé custodiscono un vissuto, un ideale da rappresentare… Quando il personaggio diventa persona, allora so che è la storia giusta». Le figure femminili dei suoi romanzi riflettono la sua concezione di femminilità, «volitiva, perspicace, sensitiva, con luci e ombre», senza alcuna apologia femminista, ma raccontando la verità di ciascun personaggio.
Le influenze letterarie sono varie: dal fantasy della giovinezza a Stephen King, dai classici a Jane Austen, le sorelle Brönte, Salinger, Pirandello, fino a Grazia Deledda, «la cui storia personale è stata uno sprone a non arrendermi».
La scrittrice cagliaritana sottolinea la sfida di far emergere la letteratura sarda: «La sfida più grande è superare il regionalismo… ogni volta che un autore sardo arriva al grande pubblico, la Sardegna si stupisce, come se non fosse normale».
Per lei scrivere è un bisogno profondo e una forma di conoscenza: «Scrivere è uno strenuo tentativo di sopravvivere a questo pazzo mondo, una via che porta a sprazzi di luminosa felicità».
Con Il ladro di scarabei, Vanessa Roggeri conferma la sua capacità di raccontare storie intense, radicate nella Sardegna ma capaci di parlare a tutti, intrecciando storia, cultura e psicologia dei personaggi in modo unico e originale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA