Il Cagliari chiude la sessione estiva del calciomercato 2017/2018 senza effettuare nessun altra operazione in entrata, e lasciando a metà la parte riservata alle cessioni. Leonardo Pavoletti l’ultimo colpo, Cop e Balzano salutano definitivamente la Sardegna mentre Melchiorri rimane alla base dopo aver fatto saltare ben due accordi.

Il mercato dei rossoblù è stato sostanzialmente positivo, il presidente Tommaso Giulini e il direttore sportivo Giovanni Rossi hanno consegnato a Rastelli e il suo staff una rosa in parte rinnovata anagraficamente e migliorata sotto il profilo tecnico. Rientrato alla base Alessio Cragno dalla straordinaria esperienza a Benevento, si è ritrovato ancora in Sardegna anche Senna Miangue, terzino sinistro rilevato a titolo definitivo dall’Inter. L’inizio di stagione non ha sorriso al belga che ha dovuto guardare dalla panchina gli scontri con Juventus e Milan, ha subìto diverse critiche durante il ritiro ed è stato superato nelle gerarchie dal più solido e duttile Capuano. Attende il suo momento anche Filippo Romagna, difensore centrale elogiato da Leonardo Bonucci nel corso di una recente conferenza stampa della Nazionale e sul quale la dirigenza cagliaritana ha puntato in maniera fondamentale acquistandolo dalla Juventus e blindandolo con quattro anni di contratto. Al centro della difesa ha trovato spazio invece Marco Andreolli al posto di Bruno Alves: l’ex Inter ha iniziato in maniera altalenante, pur tenendo un passo diverso rispetto al portoghese e soffrendo meno le amnesie in marcatura.

Gli ultimi tre acquisti sono stati i colpacci di questa sessione. Luca Cigarini è il regista che mancava dai tempi del miglior Daniele Conti, mente sopraffina che ha già fatto intendere di come abbia bene in mano le redini della squadra. I suoi lanci saranno utili per gli altri due neo-rossoblù: Gregory Van Der Wiel si occuperà dell’out di destra, scatenando le sue caratteristiche offensive che tempo fa lo avevano accomunato a Maicon; Leonardo Pavoletti è il bomber che copre la casella lasciata libera da Borriello, pronto a cogliere il riscatto che lo potrebbe lanciare verso i prossimi mondiali di Russia 2018. Uno sforzo economico di alto livello da parte della società che da un lato ha costruito una rosa competitiva e dall’altro ha soddisfatto i tifosi dopo i tanti mugugni mostrati fino alla serata del 29 agosto quando l’ex Napoli e Genoa è arrivato ad Elmas ed è stato accolto da un migliaio di persone festanti.

All’ultimo giro è partito l’attaccante Duje Cop, che ha titubato fino agli ultimi istanti del calciomercato prima di accettare la partenza verso il Belgio per vestire la maglia dello Standard Liegi – affare che ha fruttato al Cagliari la somma di 3 milioni di euro. Chi ha retto a tutte le sirene è stato Federico Melchiorri: prima ha rifiutato un accordo praticamente fatto con il Carpi, quindi ha deciso di far cadere pure l’opzione Olbia costringendo la società a mantenerlo in rosa. Questo continuo batti e ribatti ha allontanato altri possibili acquisti nel reparto avanzato e convinto il ds Rossi a mantenere anche Niccolò Giannetti, come assicurazione sulle condizioni dell’ex Pescara.

Il Cagliari, alla fine della fiera, ha speso 19 milioni di euro per gli acquisti e incassato dalle cessioni circa 12 milioni. Un mercato che dovrà garantire risultati dopo le sconfitte ottenute nelle prime due giornate di campionato, in vista di quattro gare dove i rossoblù giocheranno in casa, nella Sardegna Arena, per ben tre volte (Crotone, Sassuolo, Chievo Verona). Questi giorni di sosta per le gare delle varie categorie delle nazionali saranno utili per i nuovi di conoscere i compagni e le dinamiche di gioco di Rastelli e del suo staff. All’appello mancherano quattro giocatori: Barella e Romagna scenderanno in campo questa sera (contro la Spagna) e lunedì (contro la Slovenia) vestendo la maglia azzurra dell’Under21; Under 21 anche per Miangue, titolare martedì 5 settembre nella gara che vedrà il Belgio opporsi alla Turchia in una gara valevole per le qualificazioni agli Europei del 2019; Ionita invece vestirà la maglia della Moldavia maggiore negli scontri contro la Serbia (2 settembre) e il Galles (5 settembre), che non cambieranno però le sorti della sua nazionale, ormai eliminata dal giro che permetterà la qualificazione a Russia 2018. Per loro appuntamento tra una settimana per preparare la terza giornata di campionato.

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.