Ieri è stata una giornata di prove e sopralluoghi per la Sardegna Arena, nuova casa dei rossoblù. In serata c’è stata la visita della commissione provinciale di vigilanza, poi, al calar della notte, la prova luci.

Tutto potrebbe essere pronto per la partita contro il Crotone di lunedì 10 settembre ma l’ok definitivo è nelle mani della commissione. I lavori sono quasi ultimati e mercoledì si esamineranno i collaudi dei tecnici in vista del via libera per il nuovo impianto provvisorio accanto al Sant’Elia. Il Sardegna Arena, costato 8 milioni di euro, offrirà 16.223 posti a sedere in attesa della demolizione del vecchio Sant’Elia per far spazio al nuovo stadio, 22 mila posti all’interno di una struttura sportiva all’avanguardia.

L’organismo della Prefettura ha già indicato al Cagliari qualche modifica, ma si tratta solo di piccoli accorgimenti che riguardano ordine pubblico e sicurezza. Indicazioni recepite dal Club già all’opera per apportare le variazioni suggerite. Il parere della Commissione di vigilanza sarà decisivo per il successivo benestare del Comune di Cagliari.

Una fotografia suggestiva, che sembra uscita da un film fantasy, arriva dal cuore della Gallura e ci ricorda, ancora una volta, quanto la natura sarda sia maestra nel creare opere d’arte senza tempo. A pochi passi da Aggius, nella collina di Monte Longu, si staglia una enorme roccia di granito che, grazie all’azione combinata di vento e millenni, ha assunto una forma sorprendente: quella di un teschio umano.

Foto di Graziano Vannini

L’incredibile scatto porta la firma di Graziano Vannini, che è riuscito a catturare con rara sensibilità la potenza simbolica di questo volto di pietra. La formazione si trova nella suggestiva Valle della Luna — nota anche come Piana dei Grandi Sassi — un’area dominata da rocce granitiche modellate nel tempo e da un’atmosfera quasi irreale, che ha reso questo luogo celebre anche come rifugio degli hippie negli anni ’70 e ’80.

Ma Monte Longu non è solo natura scolpita: tra le sue alture si trovano anche i resti archeologici del nuraghe Monti Longu, testimoni dell’antichissima storia dell’isola. Un luogo dove mito, geologia e memoria si intrecciano in un silenzio eterno. Una visita qui significa immergersi in uno scenario lunare, dove ogni roccia racconta una storia e ogni tramonto tinge di mistero le sagome scolpite dal tempo. E chissà quanti altri volti, animali o creature immaginarie si nascondono ancora tra le pieghe granitiche di questa terra antica.