Proseguono  i controlli della Guardia Costiera di Arbatax sul litorale, nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro 2017.

Questa mattina il personale militare della Capitaneria di Porto di Arbatax e della Direzione Marittima di Cagliari, coordinati dal Comandate T.V. (CP) Antonello Fava, in sinergia con il personale del Comando della Polizia Municipale di Tortolì, è intervenuto alle 4 del mattino presso le spiagge di Cea, Basaura e Tancau, continuando l’attività volta al contrasto del fenomeno del cosiddetto “ombrellone segnaposto“.

L’accusa è quella di “occupazione abusiva di area demaniale marittima“, perché si tramuta in una privatizzazione “fai da te” delle spiagge, assolutamente inaccettabile e insostenibile, soprattutto in questo periodo di massima affluenza di utenti, pregiudicando la libera fruizione del mare. 80 ombrelloni e 20 lettini da spiaggia, questo è il bilancio dell’operazione effettuata questa mattina dal gruppo dei militari e operatori di Polizia locale di Tortolì. Dopo i primi controlli di qualche giorno fa, sono pervenute numerose segnalazioni alla Capitaneria di porto da parte di turisti, lamentando l’impossibilità di trovare un posto in prima fila all’arrivo nelle spiagge.

Il personale militare dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Arbatax, oltre a continuare questa tipologia di controlli, continuerà a garantire la sua presenza su tutto il litorale nonché in mare, con particolare attenzione all’ormai prossimo periodo di Ferragosto, in previsione di un numero cospicuo di presenze, al fine di garantire la sicurezza dei bagnanti e quella della navigazione.

Il cuore di Antonio Oggianu ha smesso di battere stamattina, tra le mura dell’Unità Spinale dell’ospedale Marino di Cagliari. L’allevatore di 47 anni, di Sindia, è morto dopo oltre sessanta giorni a causa delle conseguenze di un drammatico incidente sul lavoro avvenuto lo scorso 24 ottobre.

Il dramma si era consumato in un’azienda agricola situata lungo la strada che collega Sindia a Scano Montiferro. Oggianu stava lavorando alla guida del suo trattore quando, per cause che l’inchiesta dovrà chiarire, è caduto a terra, finendo sotto il peso della stessa macchina agricola.

Un impatto devastante che aveva attivato immediatamente la macchina dei soccorsi: l’allevatore era stato trasportato d’urgenza con l’elisoccorso, prima verso l’ospedale di Nuoro e successivamente nel centro specializzato di Cagliari.

Per settimane, la comunità di Sindia aveva sperato nel miracolo. Inizialmente, le notizie filtrate dal reparto facevano presagire una possibile, seppur difficile, ripresa. Tuttavia, nelle ultime settimane il quadro clinico ha subito un drastico peggioramento. Nonostante gli sforzi dei medici, le complicazioni derivanti dai gravi traumi riportati non gli hanno lasciato scampo, portandolo al decesso nelle prime ore di oggi.

Sulla morte del quarantasettenne pende ora un fascicolo d’indagine. I Carabinieri della Compagnia di Macomer e gli ispettori dello Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) della ASL di Nuoro sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente. L’obiettivo degli inquirenti è accertare eventuali responsabilità e verificare se fossero state rispettate tutte le normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro.