Dura ormai da un anno la vicenda della madre spagnola che ha sottratto i figli alla custodia del loro padre. Nel 2016 la donna, che abitava in Sardegna con il compagno italiano e i figli di 11 e 3 anni, si era recata in Spagna per le vacanze ma non ha fatto più rientro nell’isola. Il padre dei due bambini si è rivolto quindi al tribunale di Granada, riuscendo ad ottenere la custodia dei figli.

Ieri i due genitori erano attesi in tribunale dopo che 15 giorni fa la donna, prima di rendersi irreperibile, aveva deciso di non consegnare i figli al padre, residente a Carloforte. Da quest’ultimo è arrivata quindi la denuncia contro la ex-compagna che ora è accusata di disobbedienza a una ingiunzione giudiziaria, violenza psicologica e sottrazione di minori e rischia che il tribunale emetta nei suoi confronti un mandato di cattura.

I media spagnoli stanno seguendo la vicenda, dando voce soprattutto alla donna la quale avrebbe lanciato una campagna diffamatoria contro l’ex-compagno accusato da lei di averla maltrattata e di non aver accettato la custodia condivisa dei figli. Al fianco della donna, anche la giunta socialista dell’Andalusia, e alcuni movimenti femministi che considerano la donna vittima di maltrattamenti da parte dell’ex-compagno.

Ma la giustizia spagnola la vede in un altro modo e già due volte ha ordinato alla donna di consegnare i bambini al padre che respinge qualsiasi accusa a suo carico.

Nella notte un ordigno rudimentale è esploso davanti al Postamat di Tinnura, in via Nazionale. L’esplosione ha distrutto l’apparecchio e danneggiato un’auto vicina, ma la cassaforte ha resistito, costringendo i malviventi alla fuga senza bottino.

Sul posto sono intervenute subito le forze dell’ordine. Le indagini sono in corso, con l’analisi delle telecamere di sorveglianza e la raccolta di testimonianze.

L’episodio ha scosso il paese, dove simili gesti sono ritenuti estranei alla comunità.