Cosa fareste se, improvvisamente, dopo anni di impegno, vi dicessero che non c’è spazio per voi? Se vi dicessero che non potete svolgere la professione per cui siete preparati, che vi piace e che volete portare avanti? Nel mondo della musica succede a tanti. Accade nella musica cosiddetta “mainstream” , molto popolare, figurarsi in quei generi di nicchia, ascoltati da pochi.

Questo è successo anche a Francesco Nicola Perra, in arte Perry Frank, amante del genere “Ambient“, un tipo di musica particolare, totalmente strumentale e che pratica da diverso tempo. Tuttavia Perry Frank e la sua musica hanno trovato difficoltà al momento di procurarsi ingaggi lavorativi in pub o locali della Sardegna. Non che il talento manchi a Francesco e la sua partecipazione a numerosi eventi lo dimostra, così come la firma, nel 2012, con l’etichetta discografica tedesca “Idealmusik label“. Semplicemente, il genere è poco diffuso.

Perry Frank,  foto di Laura Serra

Francesco racconta: «Ad un certo punto sono arrivato ad un bivio, smettere di fare la musica che mi piaceva oppure trovare una soluzione» e, di necessità virtù, Francesco la soluzione l’ha trovata eccome, sfruttando le nuove tecnologie, come la piattaforma Youtube, in cui ha aperto un canale tutto suo e in cui posta video contenenti la sua musica.  Inoltre, la Sardegna, fa da  co-protagonista nei filmati, grazie a delle location davvero suggestive.

«Ciò che mi differenzia dagli altri che fanno musica ambient è che mentre loro girano in uno studio, oppure in una stanza, io lo faccio all’aperto» spiega Francesco e continua: «A volte sono i luoghi stessi ad ispirare i brani».

Nasce così, da Ottobre del 2014,  il progetto delle Ambient Guitar Session che consiste appunto in sessioni live di musica ambient in luoghi panoramici o comunque giusti per ospitare questo tipo di genere musicale. Un esempio? Francesco ha suonato anche nella diga (vuota) di un lago nei pressi di Iglesias! E le visualizzazioni? Si impennano, in uno dei suoi video sono arrivate fino circa 250.000, non male come risultato. Ma le location sono tante, da Masua a Portu Banda, da Calasetta e Stintino.

Inoltre, Perry Frank sarà live il prossimo 12 Agosto a Carloforte e, se la sua musica vi ha incuriosito, non potete perdervi la sua performance, ma prima di tutto date uno sguardo al suo canale Youtube “Perry Frank“, non ve ne pentirete!

Nonostante l’assenza pesante di Marcell Jacobs e quella di Chituru Ali, la staffetta 4×100 maschile italiana ha conquistato un prestigioso secondo posto nella batteria delle World Relays di Guangzhou, staccando così il pass per i Mondiali di atletica in programma a settembre a Tokyo.

I protagonisti della qualificazione sono Fausto Desalu, Matteo Melluzzo, Lorenzo Patta e Filippo Tortu, che hanno chiuso la prova con il tempo di 38.16, alle spalle soltanto degli Stati Uniti (37.86). Un risultato che vale l’accesso diretto alla rassegna iridata e consente agli Azzurri di tornare nello stesso stadio dove nel 2021 conquistarono l’oro olimpico.

Prestazione convincente quella del quartetto italiano, capace di lasciare dietro squadre competitive come Cina, Brasile e Botswana. Desalu ha aperto bene la gara, fermando il cronometro a un solo centesimo dal tempo dello statunitense Courtney Lindsey. Melluzzo ha consolidato il vantaggio nel rettilineo, mentre Patta ha firmato una straordinaria terza frazione, risultando più veloce di Kyree King di ben 9 centesimi. L’ultimo cambio ha lasciato spazio a un solido Filippo Tortu, che ha saputo contenere il ritorno degli avversari e difendere il piazzamento.

Ora l’Italia può guardare con fiducia all’appuntamento iridato, dove avrà l’occasione di difendere l’argento conquistato a Budapest due anni fa e, chissà, puntare ancora più in alto. Domani gli Azzurri torneranno in pista per la finale delle World Relays, con l’obiettivo di arricchire un percorso già promettente.