Dimitri Fricano, 30 anni di Biella, ha confessato l’omicidio della fidanzata Erika Preti, 28 anni anche lei di Biella, avvenuto il 12 giugno scorso a San Teodoro, nel nord Sardegna, dove la coppia si trovava in vacanza. L’assurda motivazione del gesto sarebbe stata una lite per delle briciole sul tavolo: lei pare l’avesse rimproverato e subito dopo lui sostiene che gli abbia lanciato contro un fermacarte.
Il giovane era l’unico indagato per omicidio volontario. La ragazza era stata uccisa a coltellate e il fidanzato, rimasto anche lui ferito, aveva sempre detto agli inquirenti che i due avevano subito una rapina in casa finita nel sangue.
«Mi aveva rimproverato – ha detto il ragazzo – perché il tavolo era sporco. C’erano troppe briciole. Allora abbiamo iniziato a insultarci e non ci ho visto più». «In accordo con i genitori di Dimitri» – ha detto l’avvocato Alessandra Guardini che ieri sera ha accompagnato in procura a Biella il reo confesso, dopo una videoconferenza con il legale sardo, Roberto Onida – «il nostro obiettivo è sempre stato quello di arrivare alla verità, qualunque potesse essere. Questo anche nel rispetto di Erika e della sua famiglia, che non dovrà attendere per avere giustizia».
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