La Sardegna, prima regione in Italia insieme alla Toscana a chiedere lo stato di calamità per la siccità, rischia di restare completamente a secco nelle campagne. Non va meglio nelle abitazioni, dove i cittadini sono alle prese con le restrizioni e chiusure notturne imposte da nord a sud dell’Isola per limitare gli sprechi dovuti alle reti colabrodo.

Le situazioni più critiche, secondo l’ultimo monitoraggio del Distretto idrografico della Sardegna e del gestore idrico regionale, Abbanoa, si registrano nella zona nord occidentale, in particolare nel sassarese. Qui è già emergenza: l’invaso del Bidighinzu è al di sotto del 15% rispetto alla capienza massima. A soffrire maggiormente alcuni quartieri di Sassari e 14 Comuni limitrofi. Acqua agli sgoccioli anche nel Sulcis, con la città di Iglesias che sta subendo la chiusura dei rubinetti dalle 19 alle 5 del mattino. Ad Alghero l’erogazione non viene garantita per tutte le 24 ore a causa dei minori apporti in arrivo a Monte Agnese.

Anche il Cedrino e il Posata, nel nord est dell’Isola, sono al limite minimo, ma l’acqua presente nel Coghinas, per ora, sta scongiurando le limitazioni.

Giorni di relax per Mister Davide Nicola, che ha scelto di restare a Cagliari in attesa di conoscere il suo futuro. Il tecnico rossoblù si è concesso una pausa tra amici a Marina Piccola, pubblicando sui social una foto mentre si diverte su una moto d’acqua al largo del Poetto.

Nel frattempo, il club riflette sul prossimo allenatore. Nicola vorrebbe restare, ma su di lui ci sono già gli interessamenti di Pisa, Parma, Palermo e Torino. La dirigenza valuta anche alternative come Gilardino, Vanoli e Pisacane, ma solo in caso di addio.

Martedì è previsto l’incontro decisivo per capire se il rapporto, iniziato un anno fa, potrà continuare.