Immaginatevi di essere un turista, di quelli con pochi soldi, ma con tanta voglia di esplorare la Sardegna. D’estate, per chi atterra all’aeroporto di Cagliari Elmas una tappa obbligatoria è Villasimius che con le sue otto spiagge, una più bella dell’altra, offre tantissimo in un territorio tutto sommato piccolo da esplorare. Fino a poco tempo fa però arrivare a Villasimius era un’impresa sia per il portafoglio, sia per gli orari difficili da far combaciare. Dal 13 luglio al 31 ottobre però è attiva “Villasimius Express”, la navetta che collega la ridente località balneare direttamente con l’Aeroporto di Cagliari Elmas.

Il servizio sarà giornaliero e prevede tre corse di andata e tre di ritorno. Da Elmas la prima corsa è alle 10.30, poi una intermedia alle 15.30 e l’ultima alle 23. Da Villasimius le navette partono dal Parco Bussi con i seguenti orari: 5.30-12.30-18. Entrambe le navette faranno una sosta intermedia al porto di Cagliari.

La navetta va prenotata ai seguenti numeri telefonici:

070848126

3291395965

Nel cuore dell’arcipelago di La Maddalena, sulla costa occidentale dell’isola principale, si trova una delle meraviglie meno note ma più affascinanti del paesaggio sardo: la “Roccia del Cavaliere con elmo”. Si tratta di una formazione naturale che, grazie al fenomeno della pareidolia, appare sorprendentemente simile a un volto umano con elmo, evocando l’immagine di un antico guerriero scolpito nella pietra.

Foto di G. Tusceri

La pareidolia è un’illusione visiva generata dal nostro cervello, che tende a riconoscere forme familiari in oggetti o profili casuali. È lo stesso meccanismo che ci fa vedere volti tra le nuvole o animali nei rilievi delle montagne. La “Roccia del Cavaliere” è uno degli esempi più suggestivi di questo fenomeno in Sardegna, una terra ricchissima di formazioni rocciose scolpite dal tempo e dall’erosione.

Non si tratta di un’opera dell’uomo: l’impressionante profilo, come spiega il paleontologo Daniel Zoboli, è il risultato di processi naturali, in particolare dell’erosione che ha modellato i monzograniti del complesso plutonico tardo paleozoico, caratteristico del nord-est dell’isola. Si parla in questo caso di tafoni, cavità di origine naturale create dal lento lavorio del vento, dell’acqua e delle escursioni termiche.

E qualunque sia l’immagine evocata, resta il fatto che la natura, in questo angolo della Sardegna, si è superata, dando vita a una scultura degna dei miti e delle leggende isolane. Un motivo in più per visitare La Maddalena e lasciarsi sorprendere, ancora una volta, dal potere dell’immaginazione e della natura.