L’associazione di volontariato Ogliastra Informa, impegnata dal luglio 2007 in attività dedicate a persone con disabilità intellettive, grazie alla collaborazione con Fondazione Vodafone Italia (che intende individuare idee e progetti che favoriscano un cambiamento culturale e diano un sostegno concreto ed efficace alla diffusione della pratica sportiva tra persone con disabilità) ha attivato un crowdfunding che le permetterà di avere una nuova palestra. Il progetto che ha portato alla selezione di Ogliastra Informa, consiste nella realizzazione di una “Palestra aperta”.

La Palestra Aperta è uno spazio pensato prima di tutto per la promozione di attività sportive dedicate ad atleti con disabilità intellettiva, in secondo luogo come spazio per stare insieme, «perché se la nostra lotta è contro qualunque forma di barriera – spiega Rita Concu, presidente dell’associazione – noi per primi dobbiamo impegnarci affinché anche i nostri spazi, le nostre attività, i nostri momenti insieme diventino di tutti, nessuno escluso». L’obiettivo è finale è di 21.750€, ma basterà raggiungere la cifra di 10.875€ affinchè Fondazione Vodafone la raddoppi e l’associazione possa avere il budget intero.

Gli eventi, tra Cagliari e Pirri, per supportare il progetto sono due: il 14 e il 16 luglio prossimi. La mobilitazione mirata al raggiungimento della cifra è arrivata anche a Cagliari, coinvolgendo prima di tutto i due principali testimonial, Francesco Abate e Le Lucide (Tiziana Troja e Michela Sale Musio). In seguito si sono aggiunte anche altre realtà del capoluogo sardo: tra loro, la compagnia teatrale Il Crogiuolo, che il 14 luglio alla Fucina Teatro de La Vetreria di Pirri dalle 21.30, ha organizzato uno spettacolo teatrale dal nome “Insieme Sportivamente” il cui incasso sarà interamente devoluto al progetto Sport Any – Way. L’evento consisterà in un percorso teatrale itinerante tra l’interno della struttura e la corte, al costo di 8€ a persona.

La raccolta fondi prosegue poi a Cagliari il 16 luglio con la serata “Spritzando per Ogliastra Informa in via Costituzione”, che a partire dalle ore 19:30 vedrà via Costituzione chiusa per ospitare un aperitivo interamente offerto dal ristorante Sa Tracca, con la collaborazione attiva di differenti artisti locali, a partire dalle sorelle Ariu di Ceramiche Ariu che metteranno a disposizione alcune loro opere per finanziare il progetto. La serata sarà condita da tre presentatori d’occasione: Massimiliano Medda, Elio Artemalle e Iacopo Cullin. Al costo di 10€ sarà così possibile contribuire alla raccolta fondi dell’associazione Ogliastra e del progetto Palestra Aperta.

Per ulteriori informazioni sul progetto, fare click qua https://progetti.ognisportoltre.it/projects/66-sport-any-way

Nel territorio comunale di Iglesias si apre Is Cungiaus, il più grande scavo a cielo aperto della Sardegna. Una voragine enorme che si estende su circa 10 ettari e che, tra il 1867 e i primi decenni del ‘900, ha visto l’estrazione di oltre un milione di metri cubi di roccia ricca di calamina, il minerale dal quale si estrae lo zinco.

Foto Denise Diana

La scoperta del deposito di calamine limonitiche sulla collina Monteponi segnò l’inizio di una fase cruciale per l’industria mineraria sarda. Per trattare il minerale e aumentarne il contenuto utile di zinco e ferro, furono realizzati batterie di forni a tino, generalmente disposti a gruppi di tre.

Foto Denise Diana

Questi forni, costruiti in pietrame con pianta quadra esterna e sezione trapezoidale, presentavano una camera di combustione interna a sezione conica: il minerale e il combustibile venivano inseriti dall’alto, mentre il calcinato si raccoglieva sotto la griglia.

Foto Denise Diana

Nel 1869 erano già tredici i forni operativi a Monteponi, una tipologia di impianto che sarebbe evoluta nel tempo in forni a riverbero, poi cilindrici a rotazione continua tipo Oxland e, successivamente, nella tecnologia Waelz.

Foto Denise Diana

Presso il sito di Is Cungiaus è ancora conservata una batteria di tre forni, mentre altri tre, più sofisticati nella costruzione, si trovano nella zona centrale dell’area industriale, sopra i locali oggi destinati all’Archivio Storico Minerario. Questi ultimi, negli anni Venti-Trenta, furono parzialmente obliterati per realizzare la Fonderia Bronzi e gli spazi di supporto alla Fonderia Ghisa.

Foto Denise Diana

Is Cungiaus non è solo un imponente scavo minerario: è un patrimonio industriale e architettonico che racconta la storia della Sardegna, dell’ingegno umano e della lunga epopea dell’estrazione mineraria dell’isola. Un luogo dove il passato della lavorazione del minerale si fonde con la monumentalità del paesaggio.