Pesca abusiva all’interno delle acque del Parco Nazionale de La Maddalena: diciotto persone sono indagate per dichiarazioni mendaci e falso in atto pubblico. Per pescare all’interno delle acque del parco è infatti necessario essere residenti nel comune di la Maddalena ed essere dotati di regolare “Seapass”.

Le persone indagate avrebbero dunque dichiarato il falso pur di ottenere l’agognato pass, così da poter pescare indisturbati sia dalla barca, sia sott’acqua. A scoprirli sono stati la direzione marittima di Olbia, la Capitaneria di Porto di la Maddalena e l’Ente Parco. Oltre ai 18 indagati è già arrivata la prima sanzione amministrativa di mille euro ai danni di un pescatore abusivo colto sul fatto.

I Carabinieri di Villasor, con il supporto dei colleghi di Serramanna, Villamar e Samatzai, hanno tratto in arresto un 27enne di origine marocchina, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

L’intervento dei militari è seguito all’ennesimo episodio di minacce e vessazioni che il giovane avrebbe rivolto ai propri genitori, nel tentativo di ottenere denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Giunti presso l’abitazione di famiglia, i Carabinieri hanno constatato la gravità della situazione e, dopo aver riportato la calma, hanno proceduto all’arresto del 27enne.

Ricostruita la vicenda, l’uomo è stato condotto al carcere di Uta.