Il WMT2017, l’evento più atteso della settimana, è ufficialmente iniziato: si parla di web marketing,  innovazione e di come fatturare attraverso il web.

Ideato e organizzato da Roberto Serra, nella suggestiva location dell’Unione Sarda, primo quotidiano online della Sardegna, il Web Marketing Trainig è ormai giunto alla sua quinta edizione, migliorandosi e arricchendosi sempre di più, ospitando personalità leader del settore.Poca teoria e tanti consigli pratici, da applicare immediatamente, per migliorare la propria impresa all’interno del web e destreggiarsi nel panorama virtuale che è alla portata di tutti, ma dove solo pochi eletti hanno successo.

Ecco, la domanda principale dell’utente che si affaccia nel web 3.0 è proprio questa: “Come posso fare per avere successo online? Quali canali utilizzare?” Il WMT oggi si propone di rispondere a tutte queste domande, proponendo delle strategie da utilizzare per destreggiarsi e sopravvivere all’interno della rete.

Interventi di rilievo quindi, grazie ai quali si estrapolano i segreti del mestiere da chi questo mestiere lo svolge con successo, si parte con lo speech di Roberto Serra riguardo ad un suo caso di studio specifico “Ebookecm.it”, per poi continuare con Micheal Vittori e William Sbarzaglia. A seguire Andrea Saletti, Filippo Sogus, Valentina Falcinelli, Veronica Rizzo, Alessandro Mazzù, Marco Volpe e, dulcis in fundo, Dixon Jones.

Web marketing, ma anche social media marketing, strumenti di analisi, consigli su come conoscere meglio il consumatore a cui proporre un determinato servizio. Questo perché, se è vero che il mondo di internet è accessibile a tutti, è altrettanto vero che la concorrenza è altissima e, destreggiarsi tra i vari competitors non è così facile come sembra. In questo caso, i suggerimenti di chi è riuscito a emergere nel contesto virtuale diventano informazioni preziose, indispensabili per coloro che intendo affacciarsi nel web.

La Sardegna, terra di storia millenaria e natura incontaminata, nasconde tra le sue pieghe creature affascinanti e ancora poco conosciute. Una di queste è l’Amblyocarenum nuragicum, un ragno botola la cui scoperta, annunciata nel 2014, ha entusiasmato il mondo dell’aracnologia. Questo ragno, chiamato ragno botola nuragico in onore della civiltà che ha segnato profondamente l’isola, è una specie endemica della Sardegna, rendendola un vero e proprio gioiello della biodiversità locale.

Foto realizzata da Paolo M

L’annuncio ufficiale è arrivato sulle pagine di Arachnology, il bollettino della Società Aracnologica Britannica, a seguito di uno studio meticoloso iniziato nel 2007. Nonostante fosse noto da tempo, l’animale era stato spesso confuso con un altro ragno botola, il Cteniza sauvagesi, e non era mai stato classificato in modo autonomo. La sua unicità, però, è stata finalmente riconosciuta, e la sua presenza è stata rilevata in una vasta gamma di habitat, dalle pinete e la macchia mediterranea fino agli oliveti e i giardini, dal livello del mare fino a 1100 metri di altitudine.

Il ragno botola nuragico è un ragno di medie dimensioni, con un aspetto compatto e massiccio. I maschi, di solito più grandi, misurano tra i 17 e i 25 mm, mentre le femmine si aggirano tra i 13 e i 17 mm.

Foto realizzata da Paolo M

La caratteristica più affascinante di questo ragno è il suo stile di vita. Si tratta, infatti, di un ragno botola, un abile costruttore che scava tane nel terreno e le sigilla con un opercolo, una sorta di portello fatto di terra e seta, che assomiglia a una botola. Quando una preda ignara si avvicina, il ragno esce fulmineamente per attaccarla. A differenza del Cteniza sauvagesi, il cui opercolo è spesso e tronco-conico, quello del ragno botola nuragico è sottile e morbido.

I maschi di questa specie, solitamente, si avventurano fuori dalle loro tane nei mesi estivi alla ricerca di una femmina con cui accoppiarsi. È importante notare che, nonostante il suo aspetto imponente e il suo metodo di caccia aggressivo, il ragno botola nuragico è completamente innocuo per l’uomo.

La scoperta di questa specie, endemica della Sardegna, ci ricorda l’importanza di continuare a esplorare e proteggere la biodiversità del nostro pianeta. Il ragno botola nuragico è una testimonianza vivente della ricchezza naturale dell’isola, un tesoro nascosto che merita di essere conosciuto e preservato.