La catena di mobili low cost numero uno in Italia Mondo Convenienza non ha badato a spese per l’inaugurazione del suo punto vendita di Cagliari a Sestu, con una grande festa ed eventi da stamattina fino a domenica 9 luglio.

Oggi centinaia di persone hanno raggiunto il nuovo store, dove è stato organizzato un vero e proprio luna park. Per i più golosi zucchero filato, pop corn, pizze, hamburger e bibite, tutto rigorosamente gratis. Stasera sul palco allestito a Sestu ci sarà la cantante Bianca Atzei, mentre domani e sabato sarà la volta rispeettivamente di Benito Urgu e Tazenda.

«Aprire in Sardegna è un piacere enorme, al di là di questioni economiche e di fatturato – ha spiegato Elisa Carosi, responsabile marketing e comunicazione dell’azienda – perché l’isola è entrata nella nostra famiglia da tempo ed essere venuti in questa splendida regione ci rende felici. Non è un centro di grande distribuzione, che entra in maniera prepotente nel territorio che lo ospita, ma vuole inserirsi al meglio, attraverso i riferimenti ai fantastici scorci e paesaggi che solo quest’isola sa offrire». «Vogliamo dare ai nostri clienti un grande sorriso, quello che trovano nel momento in cui vengono a divertirsi con noi, insieme alle loro e alle nostre famiglie, ha aggiunto»

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.