Tour de France, straordinario Fabio Aru a La Planche des belles filles: attacca i favoriti e va a vincere la tappa. Ora è terzo

Fabio Aru trionfa a La Planche des belles filles nel primo arrivo in salita, breve ma durissimo, del Tour de France. Un trionfo in solitaria come accadde a Vincenzo Nibali nel 2015, sempre con la maglia di campione italiano indosso.
Fabio Aru trionfa a La Planche des belles filles nel primo arrivo in salita, breve ma durissimo, del Tour de France. Un trionfo in solitaria come accadde a Vincenzo Nibali nel 2015, sempre con la maglia di campione italiano indosso. Una vittoria di forza che ha stupito i suoi avversari, con Daniel Martin e Chris Froome costretti a rincorrere e limitare i danni. Ora il villacidrese si trova terzo in classifica generale a 14 secondi da Froome mentre secondo in classifica l’ex maglia gialla Geraint Thomas a 12 secondi. « Sono incredulo, non mi aspettavo di andare così forte » ha dichiarato a fine tappa.
I corridori sono ripartiti dalle polemiche di ieri: la volata di Vittel ha avuto due vittime illustri, ovvero Mark Cavendish (infortunato) e Peter Sagan, squalificato dopo il contatto con il rivale. Subito in otto in fuga dai primi chilometri: Jan Bakelants (AG2R-La Mondiale), Mickaël Delage (FDJ), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Philippe Gilbert (Quick-Step Floors), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Thomas Voeckler (Direct Energie), Dylan Van Baarle (Cannondale-Drapac) e Pierre-Luc Périchon (Fortuneo-Oscaro). Hanno preso dapprima una trentina di secondi, quindi hanno allungato il distacco quando il gruppo maglia gialla ha deciso di lasciar fare, facendo salire a 3 i minuti di differenza. La buona collaborazione tiene i battistrada davanti per lunghi tratti, con una distanza che va ad ondate, scendendo e salendo a seconda della difficoltà del percorso. Dietro lavora tantissimo la BMC mentre il primo a passare nella volata per il traguardo intermedio è Boasson Hagen, nel gruppo primeggia Matthews davanti a Kittel. Appena intrapresa la prima salita di giornata, però, la testa della corsa si fraziona visto che lo stesso Hagen e De Gendt decidono di farsi risucchiare dagli inseguitori. Bakelants invece prova a dare uno scossone davanti e ad andarsene, la sua azione viene chiusa nel giro di poco dai compagni di fuga.
A 26 km inizia anche la bagarre tra le squadre dei favoriti, con l’Astana che si pone davanti a tirare assieme alle altre formazioni. Davanti Gilbert scatta due volte facendo il vuoto, lo segue Bakelants mentre il ritmo dietro è forsennato e nella salita finale il vantaggio si assottiglia inesorabilmente. Il primo grande favorito a saltare è Thibaut Pinot, caduto due volte negli scorsi giorni. L’attacco del Team Sky di Froome screma il gruppo, riprende i due ultimi fuggitivi e punta dritto verso il traguardo finale quando mancano 3,5 km alla fine. All’improvviso attacca Aru lasciando tutti di stucco, danza sui pedali e prende un distacco rassicurante senza che nessuno riesca a rispondere. Quintana e Contador ammainano le proprie speranze e salgono col proprio passo, Yates viene marcato da Thomas, mentre Porte, Martin e Froome tentano di colmare il distacco dal Cavaliere dei Quattro Mori senza riuscirci. Sul traguardo Aru festeggia felice mentre Martin arriva secondo davanti a Froome.
CLASSIFICA DI TAPPA.
1. FABIO ARU
2. DANIEL MARTIN + 0. 16″
3. CHRISTOPHER FROOME + 0.20″
4. RICHIE PORTE + 0.20″
5. ROMAIN BARDET + 0.24″
CLASSIFICA GENERALE.
1 FROOME Christopher 1 18h 38′ 59”
2 THOMAS Geraint 9 + 00′ 12”
3 ARU Fabio 51 + 00′ 14”
4 MARTIN Daniel 105 + 00′ 25”
5 PORTE Richie 41 + 00′ 39”

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