Un giro del mondo a bordo di un piccolo aereo monomotore, il “Dream Soar”: a compiere la coraggiosa impresa è Shaesta Waiza, 29enne pilota afghana che ieri pomeriggio è atterrata a Cagliari (unica tappa italiana), prima di proseguire per Atene.

Accolta all’aeroporto di Cagliari Elmas dal vicepresidente della Sogaer, Gabor Pinna e dal direttore di Enac Sardegna, Marco Di Giugno, la giovane si è detta contenta di aver scelto la tappa cagliaritana: «La Sardegna è bellissima, così come tutta l’Italia».

Shaesta ha poi incontrato le donne della rete Heminas e dell‘Associazione Giulia Giornaliste, con le quali ha parlato delle esperienze reciproche nell’ambito della lotta per le pari opportunità. La giovane pilota afghana è nata in un campo profughi e a pochi mesi dalla nascita si è trasferita con la famiglia negli Stati Uniti. Oggi vive a Richmond, in Virginia.

Il suo viaggio intorno al mondo vuole essere un messaggio forte e chiaro a tutte le donne del mondo affinché credano nei loro sogni. Il suo è sempre stato quello di volare in solitario e l’ha realizzato.

Brutte notizie per Andrea Belotti e per il Cagliari. Gli esami strumentali hanno confermato la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro per l’attaccante rossoblù, infortunatosi nello scontro con il portiere dell’Inter, Martinez.

Il responso medico è pesante: almeno sei mesi di stop. Una prospettiva che lascia poche speranze di rivedere in campo il “Gallo” prima della prossima primavera. Nelle prossime settimane l’attaccante sarà sottoposto a ulteriori valutazioni e visite specialistiche per definire tempi e modalità del recupero.

Per il Cagliari si tratta di un colpo durissimo: Belotti era stato scelto per raccogliere l’eredità di Piccoli, passato alla Fiorentina, e nelle prime uscite aveva subito conquistato i tifosi. Contro il Parma aveva propiziato la rete di Mina, mentre contro il Lecce aveva firmato una doppietta che sembrava preludere a un campionato da protagonista.

L’infortunio del numero 20 si aggiunge a una lunga lista di casi analoghi vissuti in casa rossoblù: da Rog a Pavoletti, il crociato anteriore è purtroppo un ricordo amaro per più di un giocatore cagliaritano. Ora la società dovrà correre ai ripari, valutando soluzioni immediate per non lasciare scoperto un reparto già in emergenza.