Un’importante azienda della GDO che, per l’ampliamento del proprio organico ha conferito alla società Ranstad il compito di selezionare i futuri capi reparto per i punti vendita di Cagliari.

L’annuncio è rivolto ai laureati in discipline economiche in possesso di potenzialità e capacità di apprendere il modus operandi aziendale al fine di poter gestire sia la parte operativa che la parte gestionale di un reparto, dopo la formazione.

Sono Richiesti:
· Minima esperienza nella GDO o retail anche durante gli studi;
· Spiccata motivazione a lavorare nel settore;
· Predisposizione alla gestione del personale e del conto economico del reparto;
· Totale disponibilità alla mobilità territoriale.

Completano il profilo capacità di problem solving, team working e predisposizione al raggiungimento degli obiettivi. I candidati dovranno essere automuniti per raggiungere i diversi punti vendita.

Si offre un contratto con assunzione diretta da parte dell’azienda cliente a tempo indeterminato.

Possibili sedi di inserimento lavorativo: CAGLIARI
Il primo step di selezione potrebbe avvenire tramite contatto via Skype; è pertanto gradito il possesso di account Skype per un eventuale colloquio conoscitivo.

Inviare il curriculum inserendo nell’oggetto: ALLIEVI CAPI REPARTO GDO a: [email protected]

L’annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. I candidati sono invitati a leggere l’informativa sulla privacy (D. Lgs. 196/2003).

Domenica sera, una chiamata al 112 ha allertato i Carabinieri della Sezione Radiomobile: due genitori chiedevano aiuto per il comportamento aggressivo del figlio durante una lite familiare a Sinnai.

Sul posto i militari hanno trovato il giovane, un 22enne disoccupato già noto alle Forze dell’Ordine, che aveva minacciato il padre con un coltello, poi sequestrato. Nonostante la sua resistenza, l’intervento si è concluso senza feriti.

Il ragazzo è stato arrestato per minaccia, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. È stato attivato il protocollo “Codice Rosso” a tutela delle vittime, e il giovane trasferito nel carcere di Uta.