È possibile spendere 110 milioni di dollari per un quadro? Per un miliardario giapponese si!

«Perché ho preso i miei quadri? Per i colori»: questa la spiegazione del miliardario giapponese Yusaku Maezawa che, nei giorni scorsi da Sotheby’s, a New York, per un prezzo di oltre 110 milioni di dollari ha acquistato «Senza titolo», una
«Perché ho preso i miei quadri? Per i colori»: questa la spiegazione del miliardario giapponese Yusaku Maezawa che, nei giorni scorsi da Sotheby’s, a New York, per un prezzo di oltre 110 milioni di dollari ha acquistato «Senza titolo», una tela di Jean-Michel Basquiat. Lo stesso miliardario e collezionista aveva acquistato lo scorso anno l’altro quadro record di Basquiat (oltre a opere di Alexander Calder, Richard Prince, Jeff Koons: per un totale di 98 milioni di dollari).
Allora come ieri, Maezawa ha dato l’annuncio con un post su Instagram: «La prima volta che ho visto questo quadro, sono stato preso da una gratitudine enorme, e da un’enorme eccitazione, per il mio amore per l’arte. Voglio condividere quest’esperienza con il maggior numero possibile di persone». Maezawa, 41 anni, è il fondatore di uno dei siti di ecommerce di moda più importanti del Giappone, Zozotown, grazie al quale ha accumulato un patrimonio stimato (da Forbes) in 3,5miliardi di dollari.
Le sue spese per tele e sculture gli hanno permesso di ottenere una celebrità planetaria, ma il suo piano – ancora non concretizzato – è quello di fare della sua città natale, Chiba, un centro mondiale dell’arte, con un museo che ospiti la sua collezione. Nell’attesa, Maezawa coltiva anche l’amore per le supercar e quello per la musica, cui deve, in parte, il suo successo: la sua azienda – fondata subito dopo le scuole superiori, e subito dopo un viaggio negli Stati Uniti durante il quale aveva iniziato a collezionare cd – prese l’avvio proprio vendendo dischi di importazione via posta. Quando, poco più di un mese fa, Forbes lo aveva intervistato per chiedergli che cosa lo spingesse ad acquistare i suoi quadri, Maezawa aveva risposto indicando la volontà di aumentare l’amore per l’arte, specie quella contemporanea, in Giappone. E aveva risposto con estrema semplicità alla domanda su ciò che lo avesse attratto del Picasso acquistato a novembre (per “soli” 22 milioni di euro), “Buste de Femme (Dora Maar)”: «Il colore».

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