Addio allo stadio Sant’Elia, il commosso ricordo di Gigi Riva e Ricky Albertosi

Stadio Sant’Elia, ultimo atto: con la gara di oggi contro il Milan il Cagliari dà l’addio (almeno per quanto riguarda le partite ufficiali) al campo di gioco che ha regalato tante gioie, ma anche tante lacrime, ai tifosi rossoblù. La
Stadio Sant’Elia, ultimo atto: con la gara di oggi contro il Milan il Cagliari dà l’addio (almeno per quanto riguarda le partite ufficiali) al campo di gioco che ha regalato tante gioie, ma anche tante lacrime, ai tifosi rossoblù. La prima partita fu disputata il 12 settembre 1970 e tra le fila cagliaritane c’erano campioni del calibro di Gigi Riva e tutta la compagine che ha conquistato lo storico scudetto. Ma quell’erba fu calpestata anche da Pelé in occasione dell’amichevole Cagliari-Santos.
In occasione dell’ultima gara ufficiale odierna al Sant’Elia, Riva non nasconde la sua commozione mista a nostalgia e amarezza per la fine di un’epoca durata 47 anni. «Era tra i primissimi in Italia per capienza, un orgoglio per tutta la Sardegna – dichiara ai microfoni di Gianlucadimarzio.com – Un ricordo? La Coppa dei Campioni, l’esordio con il netto 3-0 al Sant’Etienne e la partita contro l’Atletico Madrid, vinte per 2 a 1. Accetto a malincuore l’abbattimento del Sant’Elia. Gol? Ne ho segnati veramente tanti, molto difficile per me sceglierne uno in particolare. Quello che mi rimane più nella mente è l’entusiasmo della gente, giocare davanti a 70.ooo persone non è come giocare negli ‘stadietti’ da 20-30 mila. Il rapporto con il pubblico era fantastico, era il miglior momento della mia carriera. Purtroppo poi mi infortunai in Austria e se magari non fosse arrivato quell’incidente avremmo vinto un altro scudetto proprio al Sant’Elia. Da quel momento lì non ha vinto più nessuno».
Anche Ricky Albertosi, portiere del Cagliari per nove anni (di cui quattro proprio al Sant’Elia), rispolvera ricordi di tempi memorabili. Anche lui non può dimenticare lo stadio pieno per l’esordio in Coppa dei Campioni con il Sant’Etienne: «Poi purtroppo raramente si è verificato di nuovo, perché Cagliari non poteva permettersi di riempire una struttura così grande – dice a Gianlucadimarzio.com – Adesso è giusto che il Sant’Elia chiuda e che i rossoblù abbiano uno stadio più adatto alle esigenze attuali, cosa che stanno facendo tanti club di medio livello: il pubblico vicino può aiutare tanto».
Ricordi? «Una partita con il Milan vinta per 1 a 0 con un calcio di rigore di Riva contestatissimo da Rivera che gli costò una squalifica per diverse partite. A livello personale un match contro il Napoli, quando parai di tutto al centravanti dell’epoca, Mariani. A un certo punto mi disse: ‘Basta, mi arrendo, non ne posso più…’ ».
Sul nome del nuovo stadio, Albertosi non ha dubbi: «Se la scelta toccasse a me lo dedicherei ai vincitori dello scudetto in blocco. Ma se dovessi fare un solo nome, beh, non avrei dubbi “Stadio Luigi Riva”. Sarebbe veramente incredibile per tutto quello che ha dato Riva al Cagliari».

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