Sbarco diretto di migranti a Sant’Antioco: venti algerini arrivati in barca sulla costa dell’isola
Sbarco diretto di migranti a Sant’Antioco: venti algerini arrivati in barca sulla costa dell’isola
Sbarco diretto di migranti a Sant’Antioco: venti algerini arrivati in barca sulla costa dell’isola
Uno sbarco diretto di migranti sulle coste del sud Sardegna. Proprio mentre veniva nel Porto Canale di Cagliari veniva predisposta l’accoglienza dei 282 profughi trasportati dalla nave della marina militare inglese Echo, a Sant’Antioco, nel Sulcis, sono sbarcati 20 algerini che hanno
Uno sbarco diretto di migranti sulle coste del sud Sardegna. Proprio mentre veniva nel Porto Canale di Cagliari veniva predisposta l’accoglienza dei 282 profughi trasportati dalla nave della marina militare inglese Echo, a Sant’Antioco, nel Sulcis, sono sbarcati 20 algerini che hanno affrontato il mare a bordo di un’imbarcazione di fortuna.
L’arrivo dei venti nordafricani sulle coste sarde è stato segnalato alle 7 e sul posto sono arrivati i carabinieri, i militari della Capitaneria di porto e del Nucleo elicotteri di Elmas, mentre i mezzi navali del Reparto operativo pattugliavano tutta l’area. I primi 12 algerini sono stati intercettati dai carabinieri a Sant’Antioco, mentre altri otto poco più tardi a Calasetta. Una volta visitati e identificati, i migranti sono stati trasferiti nel Centro di accoglienza di Assemini.
Lo sapevate? l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari recitò con Fellini e Anna Magnani. Interpretò anche Caravaggio
Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo. Nacque in via Caprera, in una casa che poi fu abbattuta agli inizi degli anni Cinquanta. A Cagliari gli è stata dedicata la piazza davanti al Teatro Lirico, nel Parco della Musica. Lavorò con Lattuada e Fellini.
Sardi famosi: l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari, super divo del cinema italiano.
Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo.
Nacque in via Caprera, in una casa che poi fu abbattuta agli inizi degli anni Cinquanta.
A Cagliari gli è stata dedicata la piazza davanti al Teatro Lirico, nel Parco della Musica.
Suo padre era proprietario di un pastificio (aveva diversi mulini) ed era una persona benestante, sua madre figlia del presidente della corte d’appello di Cagliari. Il piccolo Amedeo ha solo sei anni quando suo padre muore e la madre si trasferisce con lui e le sorelle a Roma.
Dopo il collegio dai salesiani e gli studi di ingegneria, abbandonati prima della laurea, passa al teatro, sua grande passione fin dalle prime recite scolastiche. L’esordio da professionista avviene nel 1927.
Nel 1935 viene notato da Elsa Merlini, che gli offre una parte nel film che sta per girare. Il film, Ginevra degli Almieri, non sarà un successo, e Nazzari tornerà al teatro. Ancora una volta sarà un’attrice, Anna Magnani, a notarlo soprattutto per la prestanza fisica e ad imporlo nel cast di Cavalleria (1936). Ancora un film in divisa sarà nel 1938 il suo secondo successo di pubblico: Luciano Serra pilota, sempre con la regia di Alessandrini. Iniziano a fioccare le offerte e il suo volto è sempre più conosciuto.
Nel 1941 alla Mostra di Venezia vince la futura Coppa Volpi per il film Caravaggio, pittore maledetto.
Sempre in quell’anno il celebre La cena delle beffe lo consacra definitivamente come “divo” del cinema. Il film, diretto da Alessandro Blasetti, è un dramma in costume che si svolge nella Firenze dei Medici.
Lavorerà con Alberto Lattuada e con Anna Magnani come co-protagonista, nel 1957 viene scelto da un Federico Fellini ormai affermato, per recitare in Le notti di Cabiria un ruolo di divo in decadenza.
Sempre nel 1957 Nazzari sposa Irene Genna, attrice italo-greca, da cui un anno più tardi nascerà la figlia Maria Evelina. Dopo oltre vent’anni di successi, nei ’60 arrivano le prime delusioni: la più grande è il ruolo del principe Salina nel Gattopardo di Visconti, proposto a lui, ma che va poi a Burt Lancaster per ottenere finanziamenti da una casa di produzione americana.
In Italia si apre la stagione d’oro della commedia all’italiana, ma salvo qualche sporadica eccezione, Nazzari si rifiuta di interpretare questo tipo di copioni. Nazzari muore a Roma il 7 novembre del 1979.
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