“Lasci che i migranti coltivino la terra con noi”. La lettera al prefetto del sindaco di Villanovaforru Maurizio Onni

Villanovaforru, paesino di 600 anime della Marmilla a un’oretta di macchina da Cagliari. In questo piccolo borgo famoso per le rinomate terme c’è uno dei centri di accoglienza più grandi della Sardegna. Un centinaio di anime in fuga dalla guerra,
Villanovaforru, paesino di 600 anime della Marmilla a un’oretta di macchina da Cagliari. In questo piccolo borgo famoso per le rinomate terme c’è uno dei centri di accoglienza più grandi della Sardegna. Un centinaio di anime in fuga dalla guerra, dalla fame o dalla miseria, hanno trovato qui la loro nuova casa. Il sindaco Maurizio Onnis ha un’idea molto ambiziosa, ma semplice da realizzare: vuole che i migranti possano coltivare le terre del Comune insieme ai villanovesi. Ora manca solo l’autorizzazione della prefettura di Cagliari perché questo possa avvenire. «Solo incontrandosi ogni giorno e lavorando fianco a fianco – scrive Maurizio Onnis al nuovo prefetto Tiziana Costantino – i ragazzi arrivati da oltre mare e la nostra gente potranno intendersi».
Ecco la lettera per intero pubblicata dal sindaco Onnis sul suo profilo Facebook:
«Egregio prefetto Costantino e cari compaesani,
scrivo a tutti voi insieme perché sulla questione migranti siamo sulla stessa barca e trovo insensato rivolgermi separatamente, e con linguaggi differenti, alle istituzioni e alla popolazione.
Ribadisco con forza quanto già detto in altre occasioni.
La presenza dei migranti non ha mai prodotto a Villanovaforru reali problemi di ordine pubblico. Considero gli episodi ultimi dei giorni scorsi, appunto, episodi. Giunti per di più in fondo a un anno di collaborazione stretta e molto proficua tra questa amministrazione e le cooperative che gestiscono i due Centri di accoglienza straordinaria del paese.
Detto ciò, collocare cento “stranieri” in un borgo di appena seicento abitanti è umanamente e socialmente poco sensato. Ospitarli rimane complicato. È facile che si generi un senso di diffidenza e paura, da vincere nell’unico modo possibile: parlarsi, capirsi e fare insieme delle cose.
Su tale piano, prefetto, rimarco che abbiamo dissodato, arato e irrigato la terra sulla quale i nostri contadini potranno lavorare con i migranti. Per far partire questo ampio progetto ci manca solo l’autorizzazione scritta della prefettura di Cagliari, che ha ricevuto tutte le carte necessarie al riguardo. Per cortesia, fate quanto dovuto.
Solo così, solo incontrandosi ogni giorno e lavorando fianco a fianco, i ragazzi arrivati da oltre mare e la nostra gente potranno intendersi.
Villanovaforru è giusta e non alzerà mai barricate contro altri essere umani. Vediamo di darci una mano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cagliari, confermato l’annegamento di Marco Olla, il 16enne trovato senza vita a Sant’Elia

Il ragazzo aveva partecipato a una festa sulla spiaggia con altri giovani. Alcuni testimoni lo avrebbero visto entrare in mare: qualcuno avrebbe tentato di fermarlo, ma senza insistere. Non è chiaro perché nessuno abbia dato l’allarme.
L’autopsia ha confermato che Mariano Olla, il 16enne trovato senza vita sabato mattina nelle acque di Sant’Elia a Cagliari, è morto per annegamento. Nei polmoni è stata trovata acqua, senza segni di violenza sul corpo.
Il ragazzo aveva partecipato a una festa sulla spiaggia con altri giovani. Come riportato da Ansa, alcuni testimoni lo avrebbero visto entrare in mare: qualcuno avrebbe tentato di fermarlo, ma senza insistere. Non è chiaro perché nessuno abbia dato l’allarme.
La Procura ha aperto un’inchiesta per omissione di soccorso. In corso accertamenti su eventuale uso di alcol o droghe, e si cercano video utili a chiarire l’accaduto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA