La recente sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Cagliari nel giudizio civile, proposto dai parenti delle vittime dell’alluvione di Villagrande del 2004, parla chiaro: la Corte ha ritenuto fondate le ragioni proposte dai parenti delle persone che purtroppo rimasero travolte dalle acque in occasione di tale terribile evento. Per loro ci sarà un risarcimento di circa due milioni di euro. In primo grado la loro richiesta di risarcimento era stata rigettata, ma la famiglia è andata avanti.

Nel 2009, infatti, i parenti di Francesca Longoni ( soli 3 anni) e Assunta Bidotti (64 anni), avevano fatto causa al comune di Villagrande, alla regione Sardegna e al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per quanto successo alla bambina e alla sua nonna materna, che persero la vita durante l’alluvione che colpì l’Ogliastra, inghiottite dal fango e dall’acqua il 6 dicembre 2004. Per loro, assistiti dagli avvocati Costantino Murgia e Silvia Curto, a titolo di risarcimento danni, sono state stabilite delle cifre precise dal Tribunale delle acque: 423mila euro per Gian Felice Longoni, 643mila euro per Antonietta Lotto, 42mila euro per Leonardo Longoni, 242mila euro per Maria Barbara Lotto, 220mila euro a testa per Angelo Mario, Giampaolo e Basilio Lotto e

Nella notte un ordigno rudimentale è esploso davanti al Postamat di Tinnura, in via Nazionale. L’esplosione ha distrutto l’apparecchio e danneggiato un’auto vicina, ma la cassaforte ha resistito, costringendo i malviventi alla fuga senza bottino.

Sul posto sono intervenute subito le forze dell’ordine. Le indagini sono in corso, con l’analisi delle telecamere di sorveglianza e la raccolta di testimonianze.

L’episodio ha scosso il paese, dove simili gesti sono ritenuti estranei alla comunità.