Un tatuaggio per la Siria: a Sa Domu “Tatoo circus” l’evento di beneficenza per un ospedale nel cuore della guerra
Il 26 e 27 maggio a partire dalle 14 si svolgerà nello Studentato Occupato “Sa Domu”, in via Lamarmora 126 Cagliari, la terza edizione della “Tattoo Circus” cagliaritana. Chiunque vorrà potrà farsi tatuare da venti tra i più bravi tatuatori e
Il 26 e 27 maggio a partire dalle 14 si svolgerà nello Studentato Occupato “Sa Domu”, in via Lamarmora 126 Cagliari, la terza edizione della “Tattoo Circus” cagliaritana. Chiunque vorrà potrà farsi tatuare da venti tra i più bravi tatuatori e applicatori di piercing sardi e italiani. L’ingresso è totalmente gratuito e il ricavato della due giorni andrà a finanziare la costruzione di un ospedale nel nord del Kurdistan, bombardato nel 2015 dall’Isis. L’evento sarà contornato da momenti di approfondimento, saranno nostri ospiti un combattente dei guerriglieri curdi appartenenti alle milizie dell’Ypg e il presidente della mezzaluna rossa Kurdistan Italia, da spettacoli e concerti. Per la prima volta a Cagliari suoneranno i Bull Brigade, gruppo storico della scena street punk.
La guerra Siriana, che dura da oltre 5 anni, ha cambiato il volto della nazione, stremando la sua popolazione, colpita da bombardamenti e scontri di diverse fazioni. In molti sono fuggiti, ma per chi rimane la situazione è drammatica: oltre ai danni psicologici indotti dalla perdita dei cari e dal senso di costante insicurezza, l’assenza di infrastrutture mediche, le macerie, la mancanza di acqua potabile e cibo rendono proibitive le condizioni di vita.
Tra le regioni più colpite il Rojava, regione nel nord della Siria, nel cui cantone Jizre troviamo Tall Temir, che comprende 133 villaggi e dà il suo nome alla città principale che ha una popolazione di oltre 50000 abitanti. È stata per anni teatro di scontri tra Isis e resistenza kurda, culminati nel Dicembre 2015 in un bombardamento dell’ Isis che ha distrutto le principali strade e l’unico ospedale della regione. Lo staff medico ha attivato un punto di emergenza ma la struttura, sostenuta unicamente dalla Mezzaluna Rossa locale, non ha la possibilità di fornire adeguate cure mediche, né la degenza dei pazienti. Nell’ultimo periodo si sono sviluppate molte infezioni inclusa la leishmaniosi.
Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia ha deciso di intervenire. Il piano è ambizioso: ricostruire l’ospedale, fornendo terapie chirurgiche, pediatriche, ginecologiche, trattamento di malattie infettive e reparto di terapia intensiva, insieme ad ambulanze che colleghino tutta la regione, per assicurare che la popolazione e gli sfollati interni nel nord della Siria ottengano assistenza sanitaria di base e di secondo livello.
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