Il Cagliari non viveva una settimana densa di notizie dallo scorso dicembre, quando alcuni rapporti naufragarono e tante le speculazioni girate attorno ad un possibile dissidio tra lo staff tecnico e parte della squadra. Oggi il tenore è decisamente diverso con una salvezza in tasca e altre due gare da gestire al massimo della concentrazione in modo da cogliere a breve il decimo posto, distante appena tre punti (Sampdoria a 47). Però quelle notizie e le attività vissute fuori dal campo potrebbero aver rilassato la rosa e costretto Massimo Rastelli a richiamare i suoi ragazzi più volte.

In particolare il caso Fluorsid avrebbe fatto drizzare le antenne di alcuni agenti dei calciatori, preoccupati per le sorti dei propri assistiti. E così, mentre i ragazzi della rosa venivano premiati in Comune per l’alto valore delle loro imprese sportive e il presidente Tommaso Giulini esprimeva la propria amarezza per la vicenda, a Milano sono partiti diversi contatti per concedere ai big di potersi trasferire altrove al termine della stagione. A nulla è servito far comprendere come la vicenda non inficierà sul proseguimento del Cagliari Calcio, né metterà in difficoltà economiche la proprietà dato che in prima battuta è stata esclusa ogni responsabilità da parte del presidente e dei suoi collaboratori. Una macchia però che ha fatto scatenare le voci: Borriello sempre più vicino agli States, Alves conteso tra Scozia e Francia, Farias alla Lazio, Joao Pedro al Torino, Padoin di ritorno all’Atalanta, Isla verso la Spagna, Ceppitelli all’Udinese, Murru e Ionita alla Sampdoria. Insomma, si è scatenata una girandola che chiaramente non vedrà alcuna attinenza con la realtà, almeno fino a metà giugno quando saranno chiare le disposizioni societarie e sarà chiara quale sarà la direzione tecnica della prossima stagione (al 90% ci sarà la conferma di Rastelli, ma fino a che non verrà firmato il contratto l’idea rimarrà tale).

Ma non è finita qui: dopo oltre vent’anni poi è stata messa la parola fine al contenzioso che per anni ha reso controverso il rapporto tra il Comune e la società cagliaritana, con il primo che garantirà una transazione economica alla seconda come parziale risarcimento della causa civile in corso. Un lieto fine che consente alle due parti di lavorare a pieno regime sul fronte stadio e che chiude una serie di tasselli apertisi al tempo della precedente gestione. Sul lato sportivo è stato Marco Borriello a catalizzare l’attenzione decidendo di devolvere i soldi della scommessa vinta con Cristian Vieri per l’acquisto di tre defibrillatori destinati a Napoli, ad un luogo della Sardegna e alla città di Norcia; e vincendo la classifica dei cannonieri della Coppa Italia grazie ai quattro gol realizzati nell’unica gara disputata, ovvero quella contro la Spal (oggi promossa in serie A) finita 5-0 a favore del Cagliari.

Mentre Barella volava verso i Mondiali under 20 e Daniele Conti diventava allenatore della rappresentativa rossoblù che dal 23 al 28 maggio si ritroverà ad Hong Kong per un particolare torneo di calcio a 7 (il HKFC CITI Soccer Sevens), Rastelli catechizzava i suoi in vista della sfida di domani col Sassuolo (ore 15.00, diretta SkyCalcio 5). L’attenzione non è sempre stata dei migliori, ma alla lunga il tecnico ed i suoi collaboratori hanno potuto ragionare sulle scelte da presentare a Reggio Emilia. Entrambe le formazioni sono salve, tranquille, e vivono di differenti motivazioni: da un lato il Cagliari punta prepotentemente al decimo posto, con la consapevolezza che occorrerà spremere gli uomini migliori così come è accaduto un anno fa per il raggiungimento della prima piazza in serie B. Tolto Barella, è sfida a due tra Ionita e Padoin per una maglia da titolare a centrocampo mentre sia Capuano che Ceppitelli hanno dato l’arrivederci all’estate tra operazioni e cura di duraturi acciacchi; dall’altro i neroverdi di Di Francesco non vorranno congedarsi dal proprio pubblico con un risultato negativo, anche se dai calciatori e dalla stampa locale è emerso come la rosa emiliana sia già mentalmente in vacanza. Per questo, pur mantenendo in campo qualche atleta di buon livello (Berardi, Acerbi, Lirola, Politano), il Sassuolo si presenterà in campo con tanti panchinari.

Al Mapei Stadium di Reggio Emilia ci sarà la direzione di Luigi Nasca della sezione di Bari, alla quinta presenza in serie A. Entrambe le squadre hanno motivo di sorridere: il Cagliari ha colto con lui due vittorie e un pareggio, il Sassuolo cinque vittorie e tre sconfitte. Al suo fianco troverà gli assistenti De Meo e Formato, il quarto uomo Liberti, e gli addizionali Tagliavento e Marinelli.

PROBABILI FORMAZIONI.

SASSUOLO: Consigli, Lirola, Acerbi, Cannavaro, Peluso, Biondini, Sensi, Missiroli, Berardi, Iemmello, Politano
Panchina: Pomini, Costa, Antei, Gazzola, Magnanelli, Aquilani, Matri, Defrel, Ragusa, Ricci
Indisponibili: Pegolo, Mazzitelli, Duncan, Pellegrini
Diffidati: Aquilani, Duncan, Ricci, Antei

CAGLIARI: Rafael, Isla, Pisacane, Alves, Murru, Ionita, Tachtsidis, Joao Pedro, Farias, Borriello, Sau
Panchina: Crosta, Bizzi, Miangue, Salamon, Deiola, Di Gennaro, Padoin, Faragò, Han
Indisponibili: Gabriel, Colombo, Ceppitelli, Capuano, Dessena, Melchiorri
Diffidati: Alves, Dessena, Farias, Di Gennaro, Barella, Ionita, Sau, Isla

Omicidio di Cinzia Pinna, il cerchio si allarga: tre indagati, coinvolta anche un’amica del reo confesso.

Il drammatico caso dell’omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo, si avvia a una fase cruciale con l’ufficializzazione di tre indagati.

Oltre a Emanuele Ragnedda, reo confesso e arrestato con l’accusa di omicidio, la Procura di Tempio ha iscritto nel registro anche un giovane lombardo e, a sorpresa, una donna, entrambi sospettati di favoreggiamento (ma Emanuele Ragnedda ha scagiocato la donna) . È quanto risulta dagli atti notificati alle parti in vista dei prossimi accertamenti tecnici, che si preannunciano complessi e decisivi per la ricostruzione completa del delitto.

L’ipotesi degli inquirenti è che Emanuele Ragnedda possa aver ricevuto aiuto nelle ore e nei giorni successivi al delitto, commesso all’interno della sua tenuta, Conca Entosa, tra Palau e Arzachena. Il giovane lombardo sarebbe sospettato di aver in qualche modo aiutato l’imprenditore dopo il delitto, ma l’elemento che aggrava il quadro investigativo è l’iscrizione nel registro degli indagati di un’amica di Ragnedda.

Il ruolo di questa donna, sospettata anch’essa di favoreggiamento, sarebbe circoscritto ad azioni compiute nei giorni successivi al delitto. Nello specifico, l’indagata avrebbe eseguito alcune “operazioni” sul divano ritrovato all’esterno dell’abitazione di Ragnedda e lo avrebbe, sempre dopo l’omicidio, accompagnato a effettuare alcuni acquisti. Queste azioni farebbero pensare a un tentativo di occultamento di tracce o di alterazione della scena del crimine. Da quanto filtra, non è escluso che la platea degli indagati possa ampliarsi ulteriormente nelle prossime ore, a testimonianza della minuziosa ricerca di ogni elemento utile da parte degli investigatori.

Per accertare la verità sulla morte di Cinzia Pinna, la pm Noemi Mancini ha nominato un collegio di esperti di alto profilo, incaricati di fare chiarezza su ogni dettaglio della tragica vicenda. Al pool è affidato il compito di svolgere accertamenti specialistici, un nuovo sopralluogo a Conca Entosa e, soprattutto, l’autopsia sul cadavere della 33enne. Gli esperti dovranno accertare in modo scientifico le cause del decesso e i mezzi che l’hanno provocato, analizzando la tipologia delle lesioni e verificando se ci siano stati rapporti sessuali «accompagnati da violenza alla persona». Un focus cruciale sarà sulla traiettoria dei proiettili che hanno «attinto al volto della vittima», al fine di verificare se siano stati esplosi da distanza ravvicinata. Infine, un dettaglio non secondario per la ricostruzione temporale, sarà accertare se i rami messi sopra il corpo per nasconderlo siano stati posizionati subito dopo l’omicidio o in un secondo momento. Le risultanze di queste analisi saranno fondamentali per la posizione di tutti e tre gli indagati.