Dopo il “Cruise day” di martedì 9 maggio in cui sono sbarcati a Cagliari 12 mila crocieristi, continuano ad arrivare navi al Porto di Cagliari. Questa volta un arrivo inatteso e a sorpresa lo ha fatto registrare la nave inglese Thomson Majesty, con a bordo 1400 turisti d’oltremanica. Una visita che non era inserita nel calendario degli arrivi della stagione crocieristica, ma sintomo che Cagliari piace sempre di più e se una nave ha necessità di fermarsi il capoluogo sardo è pronto a riceverla.

I turisti della Thomson Majesty in via Roma

Anche grazie a questo arrivo, oltre che all’exploit di martedì, i numeri di maggio si preannunciano altissimi per il porto di Cagliari, con un totale di trenta navi, praticamente una al giorno. Domani 12 maggio a Cagliari attraccheranno altre due imbarcazioni, la Costa Pacifica e la Black  Watch. In tutto sono attesi 3600 passeggeri. Si replica il giorno successivo con la Neo Riviera di Costa Crociere e la Ocean Dream di Japan Grace.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.