Cagliari invasa dai crocieristi: 5 navi in porto con 12 mila passeggeri. Il reportage (PHOTOGALLERY)
di Federica Landis e Mario Marcis (Foto di Alessandro Pigliacampo) Cagliari questa mattina si è risvegliata città turistica. Questa volta non si tratta di un motivetto detto a caso e ripetuto tante volte, spesso a sproposito. 10 mila turisti, 12 mila
di Federica Landis e Mario Marcis (Foto di Alessandro Pigliacampo)
Cagliari questa mattina si è risvegliata città turistica. Questa volta non si tratta di un motivetto detto a caso e ripetuto tante volte, spesso a sproposito. 10 mila turisti, 12 mila se si contano gli equipaggi, numeri importanti per un città che sta facendo di tutto per promuoversi come luogo attraente agli occhi dei visitatori di tutto il mondo. Gli addetti ai lavori hanno ribattezzato questo giorno come il “Cruise day”, con ben 5 navi attraccate in porto. Quattro inizialmente visto che una maxi nave è rimasta in rada facendo scendere i turisti con dei tender che hanno fatto la navetta fino al porto. Un piccolo inconveniente che non ha scoraggiato i turisti. Ristoranti pieni alla Marina, negozi e monumenti di Castello presi d’assalto. Alle 7 il primo arrivo con la Msc Splendida arrivata da Palermo e poi destinata a Palma di Maiorca. Poi la Arcadia, giunta da Dubrovnik in Croazia. Alle 9 la nave gemella della compagnia svizzera, la Msc Armonia, da Mahon (Minorca, Baleari) e la Norwegian Spirit da Malaga. Ultima arrivata alle 12 la Albatros, sempre da Mahon.
Turisti al Poetto
I turisti più “frivoli” si sono riversati a Molentargius e soprattutto al Poetto, dove qualcuno ha azzardato un bagno di inizio stagione. «Amico, c’è da trasferirsi a Cagliari», esclama con voce fragorosa davanti a un ambulante alla Prima fermata un papà napoletano con famiglia al seguito appena uscito dall’acqua, fredda, ma non abbastanza da scoraggiarlo. «Possiamo ‘dormire’ su lettini?» chiede una ragazza con accento dell’est a una barista di un chiosco della Quarta fermata. I lettini costano cinque euro, non tanto, ma troppo per le sue tasche e quelle dell’amica. Meglio due birre fresche e una porzione di patatine, undici euro in tutto, anche questo è indotto.
La Photogallery di Alessandro Pigliacampo
Castello
Ma il grosso dei turisti si è riversato nei quartieri storici del centro. «Si vende molto il mirto, il limoncello e il pane carasau, ma anche il miele», racconta entusiasta una commerciante di una bottega di prodotti tipici in Castello. Piazza Palazzo, con i suoi marmi bianchi splendenti sotto un sole che sempre già estivo ha accolto i turisti più “impegnati”, desiderosi di scoprire le bellezze di Cattedrale e Palazzo Regio.
Un’invasione ordinata delle strade e dei vicoli della città ha visto protagonisti i turisti provenienti da diversi paesi europei ed extraeuropei. Sono arrivati in via Roma e da lì a piedi o con delle navette si sono mossi alla volta dei principali musei e monumenti della città. E quindi in gruppo o in autonomia, ecco che tedeschi, spagnoli, italiani, giapponesi e russi hanno visitato la città e goduto del bel sole cagliaritano.
C’è chi ha scelto di visitare prima i luoghi della cultura, come la Galleria Comunale d’Arte – aperta oggi per l’occasione, saltando il suo giorno di chiusura settimanale – e il Museo archeologico che sta registrando dall’inizio dell’anno un trend positivo di visitatori grazie sia all’arrivo delle crociere in città ma anche all’offerta culturale e di servizi che il museo presenta.
Tanti i turisti davanti alla Cattedrale di Santa Maria e poi giù in piazza Carlo Alberto seduti nei tavolini del bar. «Stiamo lavorando intensamente dalle 10 di questa mattina – raccontano i ragazzi del locale – ma l’afflusso per ora è più o meno simile agli altri giorni in cui arriva una sola nave». Gli altri caffè del quartiere non sono poi tanto pieni. Qualcuno per l’occasione ha rafforzato il suo personale ma alle 12 ancora non si vedevano più clienti del solito.
Qualcuno si riposa e prende il sole nella terrazza del Bastione, c’è chi si fa un selfie con il bellissimo panorama di Cagliari sullo sfondo e chi controlla la cartina della città per sapere cosa c’è ancora da visitare. In via Manno e via Garibaldi i negozi faranno oggi orario continuato.
La Marina
Alla Marina, i tavolini dei bar sono pieni. Una birra, un cappuccino, un aperitivo e si riparte per il giro. Non sono tanti, infatti, quelli che si trattengono a mangiare un vero e proprio pasto completo. Nei tavolini di via Baylle, ad esempio, lo spritz la fa da padrone. Qualche ristorante ha azzardato persino un menù a prezzo speciale dedicato proprio ai croceristi, ma è chiaro che questo tipo di turista non ha tempo e forse neanche voglia – vista la grande offerta di cibo sulla nave – di fermarsi a gustare il nostro pranzo tipico. «Ci sembra stia cambiando la capacità di spesa e la voglia di spendere per mangiare dei turisti che arrivano con le navi da crociera – raccontano alla Trattoria Gennargentu – ma dobbiamo ancora capire bene chi sono i turisti, dovremmo avere un identikit di questo target di clienti».
«È bello vedere la città piena di gente – sostiene Maria Antonietta Goddu, commerciante di Durke in via Napoli – bisogna sempre accogliere bene tutti anche se vediamo che noi, ad esempio, non vendiamo tanto ai croceristi che non hanno tanto tempo a disposizione». La cosa positiva è che le navi partiranno più tardi verso le 18, perciò i turisti avranno più tempo per girare. A Villanova non c’è nessuno. I croceristi si fermano nelle vie commerciali e non si spingono oltre via Garibaldi.
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