Uccisa per un pappagallo a Capoterra: Ignazio Frailis accusato di omicidio volontario premeditato

Ignazio Frailis, il disoccupato 46enne di Capoterra che martedì ha ucciso la sua vicina di casa Maria Bonaria Contu con 11 coltellate, era uscito di casa con un coltello nascosto nella tasca della tuta da ginnastica. Un particolare che farà arrivare
Ignazio Frailis, il disoccupato 46enne di Capoterra che martedì ha ucciso la sua vicina di casa Maria Bonaria Contu con 11 coltellate, era uscito di casa con un coltello nascosto nella tasca della tuta da ginnastica. Un particolare che farà arrivare l’uomo domani in Tribunale davanti al Gip di Cagliari per l’udienza di convalida con l’ipotesi di reato di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione. Oltre a quella anche i futili motivi, facilmente intuibili visto che fin dal primo interrogatorio Frailis aveva confessato ai carabinieri che alla base dei diverbi con la vicina c’erano motivi banalissimi come il pappagallo addestrato dalla donna a proferire frasi contro di lui.
Il coltello usato per l’omicidio è stato ritrovato dai carabinieri negli slip dell’uomo nelle ore in cui era in caserma per l’interrogatorio. I testimoni inoltre riferiscono che Frailis non ha aggredito subito la donna, ma le avrebbe teso un agguato sbucando all’improvviso da una stradina laterale.
La tesi difensiva dell’avvocato di Frailis, Francesco Murtas, ha ricostruito due anni di violenze e angherie da parte dei Contu nei confronti dei dieci gatti e tre cani dell’omicida, culminati per l’appunto nel pappagallo addestrato agli insulti nei suoi confronti. Dal canto suo Frailis dice di avere rimosso tutto l’episodio dalla sua mente: «Non volevo ucciderla – ha detto al suo legale – non sapevo neanche di averlo fatto, non ricordo niente, tutto questo non doveva succedere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA