Sant’Efisio per i turisti: L’Isola amata attraverso la percezione dei colori di una sagra plurisecolare.
Erano tanti, tantissimi, questa volta anche più delle altre volte. Grazie a una fama della festa che cresce e porta in Sardegna, ogni primo Maggio, tantissimi turisti, curiosi e appassionati. Bloggers, giornalisti, semplici amanti dei viaggi alla scoperta delle vere radici del luogo.
Domenico Speziale, siciliano in vacanza nel Cagliaritano non aveva mai sentito parlare della sagra di Sant’Efisio: «Sono venuto a Cagliari per pochi giorni e sono rimasto inaspettatamente sorpreso di trovare in città una tale vitalità. La sagra mi ha fatto amare la Sardegna intera e ne ho percepito i colori e la diversità».
Tomoko Yomori, giapponese ma residente a Roma da più di 8 anni, ha seguito ogni momento della sagra: «Avete una ricchezza etnografica immensa. Mi sono commossa nel vedere la sacralità dei volti dei gruppi in costume».
John Frank, viaggiatore inglese, giunto a Cagliari seguendo la storia di lord Nelson in Sardegna si dimostra entusiasta dell’accoglienza ricevuta e si complimenta per l’organizzazione di una festa così variopinta: «Non avevo mai visto un evento simile dove il sacro e il profano , la bellezza dei cavalli, la solarità delle donne in costume creano un’atmosfera toccante. Esperienza indimenticabile».
Jeannine Le Bouris e Sophie sono due giovani ragazze francesi in giro per l’Isola: «Cagliari è una città magnifica, giovane ma ricca di storia, abbiamo avuto la fortuna di assistere alla sfilata di Sant’Efisio e di averla vissuta con gente locale che ci ha spiegato ogni piccolo dettaglio della sagra. La Sardegna merita di essere visitata anche per queste manifestazioni della sua cultura».