Il retablo di Tuili, opera del Maestro di Castelsardo, capolavoro cinquecentesco dell’arte sarda sarà restaurato con i fondi di Intesa San Paolo

Il retablo di Tuili, opera del Maestro del Castelsardo, capolavoro cinquecentesco dell’arte sarda sarà restaurato con i fondi di Intesa San Paolo. L’opera fu voluta dai coniugi di Santa Cruz, Giovanni e sua moglie Violante, feudatari del paese di Tuili.
Il retablo di Tuili, opera del Maestro del Castelsardo, capolavoro cinquecentesco dell’arte sarda sarà restaurato con i fondi di Intesa San Paolo. L’opera fu voluta dai coniugi di Santa Cruz, Giovanni e sua moglie Violante, feudatari del paese di Tuili. La Soprintendenza archeologica di Cagliari dopo tanti anni e numerose richieste rivolte ad enti e istituzioni, è riuscita ad ottenere il finanziamento per il restauro.
Il grande dipinto, custodito nella chiesa di San Pietro a Tuili, è minato dai tarli che stanno rovinando le cornici del dipinto, con il rischio che parti della struttura imponente e pesante (il retablo è lungo cinque metri e mezzo di altezza per tre e mezzo di larghezza) potessero crollare. Ai tarli nel tempo si erano aggiunte anche le cadute di colore: le tavole lignee dipinte a olio a tempera (separate dalle cornici dorate), in alcune porzioni, stanno perdendo intensità, tanto che i restauratori sono stati costretti a inserire delle pezzette di protezione. Il retablo è stato restaurato tre volte, nel 1914, nel 1964 e nel 1985, a Tuili, grazie all’interessamento del parroco. Adesso urge un nuovo intervento.
Il comitato scientifico composto tra gli altri dai professori Carlo Bertelli e Giorgio Bonsanti ha selezionato per il restauro di Intesa San Paolo l’opera proveniente dalla Sardegna. Si occuperà del restauro la ditta sarda Annalisa Deidda restauro opere d’arte che, a partire dal prossimo autunno, con la direzione scientifica della Soprintendenza, inizierà l’intervento sottoponendo le tavole lignee del retablo alle preliminari operazioni di disinfestazione e consolidamento. I lavori dovrebbero concludersi entro il mese di gennaio del 2018, dal mese di marzo, poi, il retablo sarà esposto a Torino e vivrà un momento di gloria “nazionale”, prestato alla Venaria Reale vicino ad opere di Tintoretto, Tiziano e Giorgio Morandi. Poi potrà ritornare a Tuili, dove Roberto Sanna, guida ambientale tra le più esperte nella zona della Giara, si preoccupa, su richiesta, di mostrarlo a turisti e curiosi.

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