Prosegue incessante l’attività della Guardia Costiera che ieri, proprio durante le operazioni di sbarco dei migranti salvati a largo delle coste libiche, si è trovata ad affrontare un’altra emergenza.

Ad essere soccorso in seguito a una segnalazione da parte di alcune persone che si trovavano sul litorale di Sant’Andrea a Quartu, un velista di 50 anni, che a causa del forte vento aveva “scuffiato” con la propria barca a vela.

Dal porto di Cagliari è stato inviato immediatamente in zona un mezzo della capitaneria che dopo aver intercettato la barca capovolta ha prestato soccorso al naufrago che per fortuna non ha riportato ferite.

L’uomo è stato portato al porticciolo di Marina di Capitana mentre l’equipaggio della Guardia Costiera tentava di per ripristinare la navigabilità della barca rovesciata. Tentativi vani causa delle avverse condizioni meteomarine caratterizzate da forte vento dai quadranti settentrionali.

L’autopsia ha confermato che Mariano Olla, il 16enne trovato senza vita sabato mattina nelle acque di Sant’Elia a Cagliari, è morto per annegamento. Nei polmoni è stata trovata acqua, senza segni di violenza sul corpo.

Il ragazzo aveva partecipato a una festa sulla spiaggia con altri giovani. Come riportato da Ansa, alcuni testimoni lo avrebbero visto entrare in mare: qualcuno avrebbe tentato di fermarlo, ma senza insistere. Non è chiaro perché nessuno abbia dato l’allarme.

La Procura ha aperto un’inchiesta per omissione di soccorso. In corso accertamenti su eventuale uso di alcol o droghe, e si cercano video utili a chiarire l’accaduto.