Accoglienza migranti, Sardegna nella media nazionale. Spanu: “È importante che tutti facciano la loro parte”

Quello dell’accoglienza dei migranti è un tema che in Sardegna, soprattutto negli ultimi mesi e con l’aumento degli sbarchi sta dando vita ad accesi dibattiti. Filippo Spanu, Assessore delle Riforme e Personale vuole però sottolineare che nonostante la Sardegna stia dando
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Quello dell’accoglienza dei migranti è un tema che in Sardegna, soprattutto negli ultimi mesi e con l’aumento degli sbarchi sta dando vita ad accesi dibattiti.
Filippo Spanu, Assessore delle Riforme e Personale vuole però sottolineare che nonostante la Sardegna stia dando un ottimo contributo, non si può certo affermare che la quota assegnata all’Isola sia superiore a quella delle altre regioni italiane.
Proprio per questa ragione, arriva dall’assessore un invito a continuare a fare la propria parte, per far sì che si continui a dare sostegno e sollievo a quella che l’assessore ha definito “umanità disperata”.
“La Sardegna sta dando un grande contributo nell’accoglienza dei migranti, siamo fuori di pochissimo dalla quota assegnataci e non siamo di certo la Regione su cui grava maggiormente il peso degli sbarchi. È importante che tutti facciano la loro parte – ha detto ancora Spanu, che continua a seguire il tema migranti per la Presidenza – e per questo rivolgo un appello alle comunità, agli enti locali: più spazi ci saranno, meno pressante e più equilibrata sarà l’accoglienza. Un ringraziamento va a tutti coloro che oggi, come in occasione di tutti gli sbarchi, si stanno adoperando per dare sostegno e sollievo a questa umanità disperata”.

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“Il Dono”. A Bono il nuovo murale di Mauro Patta racconta un’antica promessa: sapete quale?

Il volto, scolpito in un’espressione di pacata solennità, è quello di una donna che porta con sé un sapere antico: la custodia delle tradizioni, il rito del tramandare. Ma cosa tiene tra le mani?
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Un gesto semplice, carico di significato, diventa monumento pubblico nell’ultimo murale firmato da Mauro Patta, realizzato nel 2025 a Bono, nel cuore della Sardegna. L’opera, intitolata “Il dono”, si sviluppa su una superficie di 72 metri quadrati, ma ciò che imprime nello sguardo è la sua delicatezza, il suo respiro intimo.
Al centro della composizione, una figura femminile. Il volto, scolpito in un’espressione di pacata solennità, è quello di una donna che porta con sé un sapere antico: la custodia delle tradizioni, il rito del tramandare. Si intuisce che tra le mani – non visibili – regge un cató, dolce tipico della cultura locale, offerto in passato dalla futura suocera alla promessa sposa. Un gesto silenzioso e profondamente simbolico, che parlava di accoglienza, di passaggio, di fiducia.
Il taglio dell’immagine è ravvicinato, quasi cinematografico. Non ci sono sfondi, né oggetti, eppure si avverte la presenza di una casa, di un tempo lento, domestico, carico di memoria. Patta sceglie di raccontare senza parole, affidando al volto e al gesto invisibile la forza evocativa del rito.
“Il dono” non rappresenta soltanto un passaggio tra due donne o tra due famiglie: racconta la trasmissione di un sapere femminile fatto di gesti quotidiani, di cucina e di cura, di attese e intese silenziose. È un sigillo d’amore, impastato di mandorle e zucchero, un augurio delicato ma duraturo, come le tradizioni che sanno rinnovarsi nel tempo.
Con questa nuova opera, Mauro Patta prosegue il suo lavoro di valorizzazione dell’identità sarda attraverso l’arte pubblica, restituendo alle comunità locali i volti e le storie che le abitano. Un ringraziamento speciale è stato rivolto al Sindaco Michele Solinas e a tutta l’amministrazione comunale di Bono, per il sostegno al progetto, e all’intera comunità per la calorosa accoglienza.

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