Incontri con gli studenti per i tecnici dell’ARPAS. In occasione della Giornata mondiale della Terra, venerdì 21 aprile, all’interno delle iniziative e manifestazioni di Earth Day Italia, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha organizzato laboratori di educazione ambientale con tre istituti scolastici della Sardegna, in contemporanea, a partire dalle 9 e per tutta la mattinata.

A Sassari, al Dipartimento Meteoclimatico, due classi quinte della scuola primaria del X Circolo Didattico parteciperanno a tre laboratori sulle previsioni meteorologiche, sul clima e l’impatto delle variazioni climatiche e sul monitoraggio dei pollini allergenici.

A Quartu Sant’Elena i tecnici dell’Agenzia incontreranno gli studenti del Liceo Classico Scientifico Brotzu che, anche attraverso l’ausilio della strumentazione del Laboratorio Mobile per il controllo dell’inquinamento atmosferico, potranno vedere il funzionamento dei sistemi automatici di misura degli inquinanti atmosferici.

Si parlerà di monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico e acustico con gli studenti del Liceo Scientifico Artistico Euclide di Cagliari: anche in questo caso sarà utilizzato il laboratorio mobile di ARPAS. Gli studenti, divisi in gruppi, avranno modo di discutere sulle cause di inquinamento, sui danni per la salute umana e sulle possibili avvertenze da seguire per tutelare se stessi e gli altri.

L’Earth Day, nato nel 1970 negli Stati Uniti, coinvolge oggi i 193 Paesi delle Nazioni Unite. Si calcola che circa un miliardo di cittadini, attraverso 22mila organizzazioni, partecipano ogni anno all’evento, diventato per questo – sostengono gli organizzatori – il più potente strumento di richiamo alla tutela del Pianeta in tutte le culture e per tutte le generazioni.

Una clamorosa quanto inaspettata richiesta di  commissariamento per il comune di Cagliari è stata inoltrata dal comitato “Rumore, no grazie” al presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru. Il motivo che ha indotto gli attivisti del silenzio in città è la mancata adozione dei Piani di risanamento acustico dei quartieri di Is Mirrionis, Santa Gilla -Sant’Avendrace, CEP, Quartiere Europeo, Genneruxi, Bonaria, Pirri.  Si tratta di una vera e propria dichiarazione di guerra contro l’amministrazione comunale.  «L’inerzia del Comune – spiega il presidente del comitato, Enrico Marras – richiede alla Regione un rapido esercizio dei poteri sostitutivi a tutela della salute e della vita delle persone e dell’ambiente».

Il braccio di ferro sull’inquinamento acustico va avanti da anni.  «Quello che emerge dolorosamente dal Piano acustico comunale – incalza l’attivista-  è che i sette quartieri richiamati si trovano nella stessa  condizione di “emergenza sanitaria” di Stampace e Marina, come riconosciuto dalla stessa Regione. Con l’aggravante che i rispettivi abitanti non sono mai stati informati dal Comune delle conseguenze che possono derivare dalla condizione in cui vivono e del fatto che “il rumore uccide ed è causa di malattie gravi e invalidanti”, secondo quanto scrive una fonte più che autorevole: l’Organizzazione Mondiale della Sanità».

Anni di rilevamenti fonometrici ad opera di soggetti diversi, pubblici e privati,  – sempre secondo il comitato antirumore –  conducono allo stesso risultato: Cagliari è una città gravemente inquinata per le inadempienze dei suoi amministratori. La parola passa ora alla Regione. La richiesta verrà presa in considerazione o verrà respinta?