Il ruggito d’orgoglio del leone Joao Pedro, il Cagliari si rilancia nella corsa al decimo posto

Nel giro di una settimana le condizioni di un campionato possono ribaltarsi. Sette giorni fa il Cagliari è sprofondato contro il Torino, ha dato addio al sogno del decimo posto e ha messo seri dubbi sulla incisività di alcuni suoi
Nel giro di una settimana le condizioni di un campionato possono ribaltarsi. Sette giorni fa il Cagliari è sprofondato contro il Torino, ha dato addio al sogno del decimo posto e ha messo seri dubbi sulla incisività di alcuni suoi elementi. Oggi la situazione si è capovolta, grazie alle sue variabili impazzite che improvvisamente possono innalzare la fiducia di una squadra e abbassare quella di altre. Ed è così che i rossoblù si trovano a due punti dall’undicesimo posto e a sette punti dal nono. Una eternità, tre partite. Eppure il calendario è abbastanza abbordabile per sognare qualcosa di più.
Il Chievo Verona è in crisi nera. Dopo una prima parte di campionato solida ed interessante, non scintillante ma pratica, in grado di garantirle l’accesso alla salvezza in poco tempo, si è piantata: tre punti nelle ultime cinque partite. Col Cagliari ha subìto il secondo poker in poche giornate (precedentemente perse 4-1 a Bologna), ha dimostrato di pagare il momento di rilassamento generale ad obiettivo raggiunto e la moria di giocatori – ben otto in infermeria, cinque dei quali titolari. Per Rolando Maran il passo d’addio alla città di Verona sta diventando complicato, e queste ultime giornate rischiano di offuscare il buon lavoro offerto nella prima parte di campionato. I tanti problemi riscontrati nei veronesi non devono però sminuire la vittoria del Cagliari che, all’andata, si presentò essa stessa con tantissimi infortunati (ben sei).
La bontà di un progetto arriva quando sa aver la meglio soprattutto delle occasioni facili. I rossoblù hanno fatto nettamente il percorso inverso rispetto ai colleghi del Chievo, concentrando sul girone di ritorno una serie notevole di vittorie e di prestazioni, con alcune vittorie in trasferta e qualche tabù spezzato. Coi clivensi non vincevano da quattro anni, tante delusioni e sconfitte impreviste. 840 minuti dopo, il gol di Marco Borriello ha spezzato l’incubo di una squadra così come il raddoppio di Marco Sau ha spezzato la sua astinenza dal gol. Una lunga attesa ripagata da un uno-due micidiale, prima che Joao Pedro prendesse a piene mani la rivincita della sua stagione e salisse a 10 reti nella classifica marcatori. Il brasiliano ha vissuto una stagione con poche luci e tante ombre, segnando talvolta ma fornendo spesso prove anonime. Per un trequartista l’evanescenza non può esser compresa per tante giornate e così averlo visto in grande spolvero nell’ultima gara di campionato ha dato chiare speranze a Rastelli per le prossime sei partite.
Infatti il Cagliari non ha solo agganciato il Chievo a 38 punti né ha solo ottenuto la salvezza con tante giornate d’anticipo. Ha rilanciato la sua corsa al decimo posto tenuto dalla Sampdoria, ha messo nel mirino il sorpasso all’Udinese e potrebbe anche risucchiare il Torino nelle sue grinfie. L’operazione non è semplice né impossibile, come è apparso non semplice né impossibile riprendersi il primo posto in serie B. Il percorso è meno tortuoso di molte avversarie: Udinese, Napoli e Sassuolo in trasferta fanno da contraltare alle sfide casalighe al Pescara, all’Empoli e al Milan. Già dalla trasferta di Udine di domenica prossima si capirà quale sarà il futuro del Cagliari da qui al termine del campionato: una vittoria darebbe una molla in più per render contenta la società e i tifosi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA