È stata un’emorragia cerebrale a stroncare la giovane vita di Roberta Porru, la donna di 40 anni di Iglesias che ha perso la vita lunedì al Brotzu dopo aver messo al mondo due gemellini nel Cto di Iglesias. A dirlo è l’autopsia svolta oggi al Policlinico di Monserrato. Domani nella cittadina mineraria alle 15 nella Chiesa di Valverde, ci sarà l’ultimo addio alla giovane madre.

Sarà ancora da chiarire se l’emorragia cerebrale sia imputabile a cause legate al parto o una tragica fatalità. Per poterlo stabilire sono in corso tre indagini. La prima, quella della Asl unica della Sardegna (Ats), vuole far luce su eventuali responsabilità dei tre ospedali in cui è stata presa in cura Roberta Porru nei suoi ultimi giorni di vita (Cto, Santa Barbara e Brotzu).  Il ministero della Salute sta invece per inviare una task force apposita mentre la magistratura di Cagliari ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.

I famosi elmi cornuti dei Vichinghi potrebbero avere un’origine mediterranea, sarda in particolare.

Lo rivela uno studio danese pubblicato, qualche tempo fa, sulla rivista Praehistorische Zeitschrift. In particolare sono state ritrovate delle tracce nei celebri copricapo di Veksø, custoditi in Danimarca.

L’archeologa danese Helle Vandkilde ha spiegato alla Cnn che quegli elmi furono lasciati in quella palude poco dopo l’anno mille a.C., tantissimi secoli prima dallo sviluppo della civiltà norrena. Lo studio ha individuato nelle civiltà fiorenti nel Mediterraneo centro-occidentale durante l’età del bronzo, tra la Sardegna e la Spagna, la matrice di quel genere di elmi.

I manufatti sarebbero o arrivati via mare in rotte mercantili già particolarmente sviluppate in quell’epoca (basti pensare ai Fenici), o ispirati proprio a quelle civiltà.