Negli ultimi mesi sono stati potenziati da parte della Guardia di Finanza i controlli delle merci che quotidianamente arrivano sull’isola.

Ed è proprio dal controllo di una di queste “Rotte alternative del falso”, che prevedono il trasporto prima via mare, poi su gomma, è stato possibile individuare un carico di merce, proveniente da Malta e giunto da una nave partita da Salerno, destinato a una società cagliaritana riconducibile a una attività commerciale gestita da soggetti di etnia cinese.

I Baschi verdi del gruppo della Guardia di Finanza di Cagliari hanno individuato nell’hinterland cagliaritano un capannone industriale adibito a deposito merci, completamente sconosciuto al fisco, all’interno del quale sono stati rinvenuti numerosi prodotti non conformi agli standard commerciali previsti dalla legge.

Sono finiti sotto sequestro circa 210mila prodotti, tutti con marcatura CE contraffatta. Si tratta di giocattoli, accessori per la telefonia mobile, apparecchi Hi-Fi audio-video, accessori per la casa e accessori auto.

Il capannone si trovava nelle campagne di Elmas e i titolari del punto vendita vi si recavano per rifornirsi.

I due gestori cinesi sono stati denunciati per frode in commercio. Il valore complessivo si aggirava intorno al milione di euro.

Trascorrere una semplice giornata al mare al Poetto di Cagliari, un tempo simbolo di inclusione e socialità per tutti, oggi può trasformarsi in un vero e proprio lusso. Secondo un’analisi condotta da Adiconsum Cagliari, una famiglia di quattro persone può arrivare a spendere oltre 100 euro tra parcheggio, ombrelloni, lettini e servizi essenziali.

“È una cifra che rappresenta un ostacolo concreto all’accessibilità di un bene pubblico che, per vocazione e tradizione, dovrebbe restare alla portata di tutti”, denuncia l’associazione dei consumatori.

I rincari più evidenti riguardano il parcheggio, la cui tariffa giornaliera è passata dai 5 euro del 2024 ai 14 euro attuali per una sosta di 10 ore: un incremento del 180%. A questo si aggiungono i costi per i servizi balneari: il noleggio di due ombrelloni e quattro lettini raggiunge una media di 54 euro al giorno.

Completano il quadro altre spese accessorie ma frequenti: docce a pagamento, bottigliette d’acqua, snack e gelati incidono per circa 20-30 euro, mentre una pausa pranzo in uno dei chioschi può comportare un esborso aggiuntivo di 30-40 euro. Il totale per una giornata “standard” si attesta quindi tra i 100 e i 120 euro, senza che vi sia stato, come evidenzia Adiconsum, un miglioramento significativo dell’offerta di servizi rispetto agli anni precedenti.

“Il Poetto è sempre stato il mare di tutti – sottolinea Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari – il luogo dove il direttore di banca faceva il bagno accanto all’operaio. Oggi i costi aumentano, ma i servizi restano invariati. Così si esclude chi non può permetterselo”.

L’associazione chiede trasparenza sulle tariffe, una maggiore attenzione al valore sociale del litorale, regole più chiare nella gestione delle aree pubbliche e un ripensamento complessivo sull’accessibilità del Poetto, per evitare che un luogo simbolo dell’identità cittadina diventi appannaggio di pochi.