Il Mercato di Santa Chiara un po’ come il Mercado San Miguel a Madrid, la Boqueria a Barcellona o il Mercato Centrale a Firenze. L’idea del Comune di Cagliari è da tempo quella di fare dell’antico mercato coperto adiacente a piazza Yenne la “porta del gusto” della città per i numerosi turisti. Per incentivarne lo sviluppo l’amministrazione guidata da Zedda ha indetto un bando per la concessione di uno spazio per un punto di ristoro al suo interno.

«Il mercato, per la sua centralità, si presta ad intercettare i sempre più consistenti flussi turistici, presentando iniziative tese a valorizzare le tradizioni dei prodotti e della cucina locale», spiegano da Palazzo Bacaredda. Domani, martedì 28 marzo alle 10.30 nella sala del Retablo del Palazzo Civico ci sarà una conferenza stampa dell’assessora al Turismo del Comune di Cagliari Marzia Cilloccu, della presidente della commissione Attività Produttive Gabriella Deidda e del dirigente del servizio Gianbattista Marotto per illustrare il progetto.

Con i suoi vivaci colori rossi e neri che ricordano disegni tribali africani, la cimicetta rosso-nera è uno degli insetti più facilmente riconoscibili in natura. Presente in quasi tutta Europa, Nord Africa e Asia, questa piccola cimice sta conquistando anche il continente americano, dove si sta rapidamente diffondendo, in particolare in Centro e Nord America, raggiungendo densità molto elevate.

L’adulto misura tra gli 8 e i 12 millimetri e ha un aspetto inconfondibile: la colorazione brillante e i disegni geometrici fungono probabilmente da segnale di avvertimento per i predatori. Le sue ali, ridotte e non funzionali al volo, la rendono un insetto esclusivamente terrestre, spesso visibile in gruppi numerosi sul terreno o sulle piante.

Il suo habitat è estremamente vario: la si può trovare in prati, giardini, boschi e persino nei centri abitati, dove si rifugia in inverno sotto vasi, cortecce e pietre, entrando in una sorta di letargo per superare i mesi freddi. È una specie onnivora, che si nutre principalmente della linfa di piante come querce, oleandri, ibisco e noccioli, ma non disdegna fiori, frutti e semi freschi. Curiosamente, può anche nutrirsi dell’emolinfa di altri insetti, vivi o morti, inclusi esemplari della propria specie.

Nonostante il suo aspetto vistoso e la diffusione massiccia, non è considerata dannosa per le piante, rendendola un ospite tollerato nei giardini. Il suo ciclo vitale dura uno o due anni, con una sola generazione all’anno: in primavera depone le uova sotto pietre o nel terreno, da cui in due o tre mesi si sviluppano le neanidi, che crescono fino a diventare ninfe e infine adulti pronti a riprodursi.