Dal 9 al 13 marzo presso il centro ippico Officina Equestre di Alba Fois, si svolgerà l’evento “Settimana del Buon Vivere”, organizzato insieme all’associazione Equitraining h&h.

Si tratterà di “giornate benessere” interamente dedicate allo sviluppo della percezione dell’invisibile alle quali parteciperanno diverse associazioni che si occupano di sociale (associazione Codice Segreto, coop Aurora, associazione “Donne al traguardo”, del centro antiviolenza di Cagliari) e chiunque voglia provare un’esperienza relativa al benessere ed alla condivisione, nuova, intensa e particolare dove come tema centrale vi sarà lo scambio di emozioni e, soprattutto, la ricerca di benessere totale per le persone.

Un precedente evento

«Dietro una situazione di disagio – spiega Luisa Belletti, fondatrice e presidente di Equitraining – si cela un intero popolo che attende di essere accettato ed accolto anche attraverso l’ausilio di un canale di espressione emotiva efficace e facilitato dai cavalli. La persona che ne è portatrice spesso è costretta a subire atteggiamenti di pregiudizio da parte della società, del mondo del lavoro e delle istituzioni e questo può indurla verso una condizione di solitudine e frustrazione e di conseguenza alla chiusura verso il prossimo».

«In queste giornate di sensibilizzazione, continua, verranno coinvolte tante e diverse persone e vogliamo dare la possibilità a chi vive una condizione di disagio, di dimostrare quanto in realtà siano speciali perché dotate di una sensibilità che la persona senza nessun apparente problema ha purtroppo per lo più smarrito: la capacità cioè di “sentire” attraverso altri canali e percepire le sensazioni che arrivano dall’interazione relazionale con il prossimo aiutati dalla magica presenza dei cavalli».

Lo sapevate? All’ingresso del cimitero di Bonaria, a Cagliari, ci sono alcune palle di pietra (altre si trovano ancora vicino alla chiesa di San Saturno) che servirono nell’assedio ai Pisani nel 1324.

Gli Aragonesi si sistemarono sul colle di Bonaria, dove prepararono l’accampamento e la propria guarnigione: da lì cercarono di arrivare in Castello e si prepararono il terreno bombardando con proiettili di pietra il quartiere di Villanova e quello di Castello, difesi dai Pisani.

Non esiste ancora la polvere da sparo e le armi sono costituite prevalentemente da macchinari di legno che lanciano proiettili di pietra. Nel giro di due anni le armate guidate dall’Infante Alfonso d’Aragona conquisteranno la città.