Lo sapevate? Tra i Cagliaritani che morirono sotto le bombe del 1943 c’era anche Tarquinio Sini: uno dei più grandi illustratori italiani

Dotato di uno stile e un tratto moderni, addirittura avanguardisti, tracciò la linea e fu seguito nello stile da molti suoi colleghi che lavorarono nel Dopoguerra. Come tanti altri stampacini fu colpito dalle bombe mentre tentava disperatamente di entrare nella cripta di Santa Restituta per trovare riparo. Morì a soli 52 anni, lasciando un vuoto incolmabile nell'arte illustrativa e caricaturista italiana.
Tra i Cagliaritani che morirono nel bombardamento del 17 febbraio 1943 c’era anche il grande pittore, pubblicitario e illustratore (nonché caricaturista) Tarquinio Sini.
La sua prima esposizione cagliaritana risale al 1927 e il successo da questa derivato lo portò a realizzare numerose copie e variazioni sul tema, attraverso la moderna forma della cartolina. Nel frattempo si dedicò alla grafica pubblicitaria, realizzando svariati manifesti e calendari, sia nella penisola che nella sua terra natia. Nel 1930 si trasferì a Milano, dove lavorò come illustratore pubblicitario e di libri per bambini e da allora la sua carriera decollò. Successivamente fece ritorno a Cagliari e anche lui come tanti altri stampacini fu colpito dalle bombe mentre tentava disperatamente di entrare nella cripta di Santa Restituta per trovare riparo. Morì a soli 52 anni, lasciando un vuoto incolmabile nell’arte illustrativa e caricaturista italiana. Dotato di uno stile e un tratto moderni, addirittura avanguardisti, tracciò la linea e fu seguito nello stile da molti suoi colleghi che lavorarono nel Dopoguerra.

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