Orologi, gioielli, oro, argento, armi e attrezzatura da giardino e bricolage per un valore di circa 40mila euro. Questa la refurtiva recuperata dai Carabinieri in un campo nomadi a Carbonia in località Sirai. Tre giovani sui 20 anni e un uomo di 45 anni sono stati denunciati per ricettazione e possesso di armi da sparo. Uno dei quattro sarebbe sprovvisto di permesso di soggiorno.

La maggior parte del bottino è frutto di un furto avvenuto la notte tra il 12 e il 13 febbraio nella villetta di Sant’Antioco di un pensionato di 75 anni, che ha poi denunciato il tutto alle forze dell’ordine. I quattro sarebbero entrati nella villetta rimasta aperta durante la notte, mentre il pensionato dormiva in un altra stanza, per poi impossessarsi di una cassaforte blindata piena di oro e gioielli, tre motoseghe e un’altra cassaforte con all’interno 4 fucili.

Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Carbonia con il supporto di un elicottero proveniente da Elmas, sono entrati nel campo nomadi trovando la maggior parte della refurtiva sottratta al malcapitato. Altri oggetti ritrovati provengono invece da alti due furti subiti da un imprenditore di Cortoghiana il 31 dicembre e da un sottoufficiale dell’Esercito il 24 gennaio. Tutti e quattro si sono giustificati dicendo di aver trovato la merce vicino al campo.

I Carabinieri di Villasor, con il supporto dei colleghi di Serramanna, Villamar e Samatzai, hanno tratto in arresto un 27enne di origine marocchina, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

L’intervento dei militari è seguito all’ennesimo episodio di minacce e vessazioni che il giovane avrebbe rivolto ai propri genitori, nel tentativo di ottenere denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Giunti presso l’abitazione di famiglia, i Carabinieri hanno constatato la gravità della situazione e, dopo aver riportato la calma, hanno proceduto all’arresto del 27enne.

Ricostruita la vicenda, l’uomo è stato condotto al carcere di Uta.