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Tragedia di Cala Fighera, domani l’ultimo saluto a Paolo Durzu. Ancora da fissare i funerali di Manola Mascia
Si terranno domani pomeriggio, alle ore 15, nella chiesa di Sant’Antonio a Quartu, i funerali di Paolo Durzu, il trentatreenne tragicamente scomparso insieme alla compagna Manola Mascia, di 29 anni, nella tragedia che ha sconvolto Cala Fighera. Le esequie della giovane donna, ritrovata per prima, mercoledì scorso, non sono ancora state ufficialmente fissate: l’ipotesi più probabile è che si svolgano mercoledì, nel quartiere di San Michele a Cagliari, dove la ragazza viveva con la sua famiglia.
Questa mattina le salme sono state restituite ai parenti, dopo il completamento degli esami necroscopici condotti dal medico legale. I risultati confermano le prime valutazioni: le ferite riportate dai due ragazzi sono compatibili con una caduta dal costone roccioso. Si dovranno ora attendere gli esiti degli approfondimenti tossicologici e istologici, che potrebbero offrire ulteriori dettagli su ciò che è accaduto.
Intanto proseguono le indagini della squadra mobile della Questura di Cagliari, coordinate dal dirigente Davide Carboni. Un elemento importante nelle mani degli inquirenti è il telefonino di Paolo Durzu, ritrovato all’interno del borsello che si trovava accanto al corpo della fidanzata. Il contenuto del dispositivo potrebbe aiutare a ricostruire le ultime ore di vita della coppia. Anche le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona potrebbero rivelarsi fondamentali per fare chiarezza.
L’ipotesi principale resta quella di un tragico incidente. Cala Fighera era un luogo del cuore per entrambi: una meta che frequentavano spesso, affascinati dalla sua bellezza selvaggia. Amavano trascorrere lì intere giornate, immergendosi nella natura e camminando lungo i sentieri del promontorio. Spesso si avventuravano anche in zone interdette al passaggio, rese pericolose da frequenti frane e smottamenti. È proprio lì, in quell’angolo di paradiso diventato improvvisamente teatro di dolore, che si è conclusa la loro ultima passeggiata. Nello stesso punto, oggi, una croce ricorda un’altra vita spezzata in circostanze simili. Cala Fighera, luogo amato e temuto, continua a custodire i suoi misteri.