La piscina del Pertini, luogo di amicizia e integrazione tra capitani coraggiosi

Sfidare le acque agitate di quella traversata che chiamano vita può essere cosa non facile, soprattutto se si parte da condizioni che possono sembrare di svantaggio. Ma in queste acque si possono trovare tanti compagni di viaggio pronti a darti
Sfidare le acque agitate di quella traversata che chiamano vita può essere cosa non facile, soprattutto se si parte da condizioni che possono sembrare di svantaggio. Ma in queste acque si possono trovare tanti compagni di viaggio pronti a darti una mano. Capita alll’istituto Pertini dove ragazzi, normodotati e non, nuotano fianco a fianco nelle corsie di una piscina in un progetto sposato dal Comitato italiano paralimpico e dall’assessora regionale alla Pubblica Istruzione Claudia Firino.
Durante la presentazione, avvenuta giovedì scorso nell’aula magna di via Vesalio a Cagliari, è stato spiegato come “Pertinentemente in acqua 2017” sia la naturale espansione dell’esperienza positiva già vissuta dagli alunni della scuola nei due precedenti anni scolastici. Nell’impianto olimpionico comunale di Terramaini adiacente alla scuola si tengono lezioni di nuoto due volte alla settimana, il martedì e venerdì. Con ottimi risultati, a quanto pare.
“Sono consistenti i risultati sinora ottenuti relativamente al potenziamento dell’inclusione scolastica, alla prevenzione e al contrasto della dispersione scolastica” è stato sottolineato dagli organizzatori dell’iniziativa. Paolo Poddighe, presidente del Cip non ha dubbi. “Si è saldato il rapporto tra mondo della scuola e Comitato Paralimpico” è il commento di Poddighe che ha sottolineato come questa valenza sia stata avvalorata anche dalle parole dell’assessore Firino che ha mostrato di apprezzare questa sinergia in favore dell’attività sportiva verso i disabili che si sta “facendo in modo compiuto e non solo a parole”. E sempre lei ha rimarcato il ruolo del Comitato Paralimpico come strumento e struttura di governodello sport all’interno dell’attività scolastica. Toccanti le testimonianze di alcune studentesse che hanno raccontato alla platea le loro “emozioni condivise” vissute in piscina con i compagni disabili.
Per il responsabile del progetto Massimo Pisano: “Pertinentemente in acqua è stato il naturale “palcoscenico” per far emergere quanto la diversità di linguaggi possa confluire verso un emozione comune e condivisa”. Il progetto dispone di un finanziamento che ne coprirà interamente i costi. Il Comitato elargisce il contributo tramite la delegazione regionale della Finp (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico), che a sua volta si avvale della collaborazione della Asd Sa.Spo Cagliari onlus, affiliata alla federazione. La scuola Pertini, ideatrice del progetto ha coinvolto 25 studenti disabili, veri e propri capitani coraggiosi, e i loro compagni, per un totale di 14 classi con circa 230 alunni. La Sa.Spo mette a disposizione sei istruttori qualificati. In sala era presente anche la nuotatrice paralimpica Francesca Secci che ha partecipato sia alle Paralimpiadi di Pechino, sia alle più recenti di Rio.

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