ll Bando T1 per le imprese ha registrato il tutto esaurito dieci giorni prima della scadenza. Paci “C’è una gran voglia di ripresa”

Lo sapevate che in Sardegna esiste un uccello raro, misterioso e maestoso che si libra in cielo come una creatura leggendaria?
È il grifone, un avvoltoio tra i più rari d’Italia, che oggi sopravvive con appena un centinaio di esemplari. Un tempo popolava vaste aree dell’isola, ma oggi è confinato quasi esclusivamente tra le rocce e i cieli di Bosa e Alghero.
Il suo profilo è inconfondibile: ali enormi, che sfiorano i tre metri di apertura, dorso color ruggine, petto color sabbia, testa e collo candidi. Il volo è lento, solenne, quasi ipnotico: si muove tra le correnti senza fretta, come se il tempo per lui scorresse in modo diverso.
Maschi e femmine si distinguono per dimensioni, con queste ultime che superano anche gli 8 chili. I giovani, simili agli adulti, portano un collare più scuro, segno distintivo della loro età.
Purtroppo, nonostante il loro ruolo ecologico fondamentale – si nutrono di carcasse, evitando la diffusione di malattie – i grifoni sono sempre più minacciati. L’abbandono della pastorizia errante, l’uso di veleni contro predatori come volpi e cani selvatici e persino la loro uccisione per ricavarne trofei imbalsamati sono solo alcune delle cause che hanno portato la specie sull’orlo del baratro.
Vederne uno in volo è una fortuna rara, un’esperienza che lascia senza fiato. E ogni volta che una di queste creature solca l’orizzonte, è come se la Sardegna raccontasse una parte dimenticata della sua storia.