La comunità “ReAct” dell’Università di Cagliari pronta per Washington D.C.: in finale per la campagna mondiale “Peer to Peer – Challenging Extremism”

La comunità “ReAct” dell’Università di Cagliari pronta per Washington D.C.: in finale per la campagna mondiale “Peer to Peer – Challenging Extremism”. I ragazzi di “ReAct” – la comunità digitale dell’Università di Cagliari che combatte contro l’estremismo violento – sbarcheranno
La comunità “ReAct” dell’Università di Cagliari pronta per Washington D.C.: in finale per la campagna mondiale “Peer to Peer – Challenging Extremism”.
I ragazzi di “ReAct” – la comunità digitale dell’Università di Cagliari che combatte contro l’estremismo violento – sbarcheranno a Washington D.C. per l’ultimo atto della campagna “Peer to Peer – Challenging Extremism”, il programma internazionale promosso e finanziato dal Dipartimento di Stato degli USA. In corsa con altre due università straniere, il team cagliaritano indosserà la veste di finalista e si contenderà uno dei premi della campagna, cui hanno partecipato circa duecento gruppi studenteschi provenienti da tutto il mondo. L’appuntamento nella capitale statunitense è previsto per il prossimo 2 febbraio 2017.
Vi avevamo parlato di loro poco più di un mese fa. Trenta ragazzi – giovani e giovanissimi studenti dell’ex facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari – avevano fatto del ‹‹Time out! Fermati e Informati›› il proprio motto e della lotta al linguaggio violento, che divampa nella vita virtuale e reale della nostra società, la loro missione. La comunità “ReAct” è nata, appunto, per scuotere le coscienze e fare luce sulla complessa questione dell’immigrazione e dell’integrazione, spesso annebbiata da notizie errate, leggende e false credenze. Uno spazio sul web, una finestra da e per il mondo, aperta per favorire la riflessione e la corretta informazione. Gli studenti cagliaritani sono stati gli unici in tutta Italia ad aver aderito al concorso internazionale “Challenging Extremism” che ha chiamato gli universitari di tutto il mondo a ideare dei progetti digitali per contrastare la diffusione di quei messaggi estremi, incitanti all’odio e alla violenza, che circolano ininterrottamente sul web.
Li avevamo lasciati nel pieno della loro azione, impegnati in una battaglia senza sosta contro gli stereotipi, i luoghi comuni e il pregiudizio che, purtroppo, accompagnano i temi dell’immigrazione e dell’integrazione. Armati di umanità, solidarietà e coscienza, hanno lavorato alacremente per diffondere il loro messaggio. La comunità “ReAct” è stata largamente apprezzata e ha ottenuto il plauso del Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, ma i suoi membri hanno gridato forte e il loro messaggio è stato ascoltato da una platea ben più ampia, seduta al di fuori delle aule universitarie. Istituti scolastici superiori, amministrazioni locali, associazioni impegnate nel sociale, e anche singoli cittadini, hanno deciso di supportare il team di studenti e di farsi travolgere dal loro domino virtuoso.

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