Quella raccontata ieri da una ragazza di Monti ai carabinieri e che ha tenuto in apprensione i militari, i medici e i parenti della “vittima” per ore era una storia da brivido.
Una storia piena di particolari agghiaccianti che presentava però diverse incongruenze che non sono sfuggite alle forze dell’ordine. La ventinovenne, trovata in casa nuda, legata e stordita dal proprio fidanzato, raccontava di essere stata narcotizzata e aggredita da due uomini.
Il giovane fidanzato, rientrando a casa dopo una battuta di pesca si è trovato davanti una scena da brivido. Immediata la chiamata al 118 e ai carabinieri del reparto territoriale di Olbia che hanno avviato delle indagini che da subito hanno mostrato delle incongruenze con il racconto delle ragazza: nessuna effrazione, nessun segno di colluttazione, nessun segno di violenza. Fatti confermati dagli accertamenti eseguiti all’ospedale.
In tarda serata il colpo di scena: la ragazza aveva inventato tutto per paura di perdere il proprio fidanzato. E’ emerso che la ventinovenne in preda alla disperazione abbia deciso di inscenare l’aggressione, legandosi da sola, per attirare l’attenzione del ragazzo.
La ragazza dovrà rispondere di “simulazione di reato”.
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