Dalle Bonifiche avviate dopo lo scandalo dell’incendio nel poligono affiorano migliaia di bombe nascoste sotto terra. Il deputato di Unidos, Mauro Pili, ha divulgato le immagini dei rifiuti pericolosi rinvenuti a Capo Frasca.
“Migliaia di bombe di ogni genere, di cui si ignora contenuto e periodo. – dice il Parlamentare sardo -Seppellite nelle migliaia di ettari del poligono di Capo Frasca. Lasciate per anni a corrodersi nel terreno senza che mai venisse fatta una minima bonifica e messa in sicurezza. Tutto questo nonostante le rassicuranti, quanto false, parole dei generali che avevano garantito la quotidiana bonifica del sito”. Dopo la denuncia di quasi due anni fa sullo spaventoso incendio che aveva devastato una porzione importante della base militare ora emerge il vero lato oscuro. “Uno Stato che ha trasformato la Sardegna in una mega discarica di Stato. – continua Mauro Pili – Ora di tutta fretta, per evitare occhi indiscreti, si cerca di smaltire quello che è stato rinvenuto”. Rifiuti pericolosi recita la R gigante impressa nei sacchi bianchi che si stagliano sulla torre di controllo di Capo Frasca. “Una bonifica nascosta, segreta. Con un capitolo ancora non chiarito su cumuli di terra scavati, devastando ambiente e siti archeologici. – afferma Pili -Di certo sta emergendo una vera e propria cloaca di armamenti sotterrati e disseminati ovunque. Una bonifica coperta dal segreto, visto che sarebbe stata negata con artifizi la stessa visita della commissione uranio impoverito prevista nei prossimi giorni e rinviata di tutta fretta. Quei sacchi pieni di rifiuti pericolosi sono l’emblema della violazione più evidente di quanto sta avvenendo e quanto è avvenuto illegalmente all’interno del poligono”. Capo Frasca è considerato un presidio naturalistico ambientale protetto da convenzioni internazionali e decretato come sito di importanza comunitaria. “Ministri, generali e quant’altri devono rispondere alla giustizia di aver trasformato un sito protetto in discarica di rifiuti pericolosi interrando di tutto. – termina – Aver trasformato Capo Frasca in una mega discarica di rifiuti inquinanti, pericolosi e mortali è un reato che va perseguito in tutta la linea di comando che ha messo in atto questo vero e proprio disastro ambientale. A questo si aggiunge la devastazione di un sito archeologico cancellato a colpi di ruspa”.