Grande successo a Serdiana per la prima edizione del Sardinia Street Food Festival

Grande successo a Serdiana per la prima edizione del Sardinia Street Food Festival, la kermesse enogastronomica organizzata da Labocuci (Laboratorio Cucina Sardegna) tutta dedicata al cibo da passeggio di qualità. Centinaia di persone arrivate da varie parti della Sardegna hanno potuto degustare i
Grande successo a Serdiana per la prima edizione del Sardinia Street Food Festival, la kermesse enogastronomica organizzata da Labocuci (Laboratorio Cucina Sardegna) tutta dedicata al cibo da passeggio di qualità. Centinaia di persone arrivate da varie parti della Sardegna hanno potuto degustare i piatti preparati dai dieci chef sardi presenti per l’occasione: Pierluigi Fais, Leonardo Marongiu , Riccardo Porceddu, Alberto Sanna, Davide Bonu, Mauro Ladu, Alberto Iacoboni, Alessandro Taras, Fabio Vacca e Fabrizio Fenu.
Per accompagnare il tutto, c’è stata anche la possibilità di sorseggiare i vini delle cantine Argiolas, Audarya, Fraponti e Vini Carboni e le birre artigianali del Birrificio Mezzavia di Selargius e del Birrificio Gattarancio di Cagliari.
Non poteva certo mancare il gelato artigianale di Fabrizio Fenu direttamente da Marrubiu.
La kermesse si è svolta presso la tenuta Is Paulis Area Club, nell’omonima località in agro di Serdiana, con sullo sfondo gli oliveti e le vigne del Parteolla. Durante la conferenza di apertura, è stata ribadita più volte l’importanza di coniugare il concetto di ‘cibo da strada’ con la qualità dei prodotti, rigorosamente di produzione locale, quindi attenti alle tradizioni del territorio e alla salute delle persone. <<Il nuovo modello di street food a cui bisognerebbe guardare è un passo avanti rispetto a quello che conosciamo da sempre, come ad esempio i nostri caddozzoni, il classico panino con wurstel e cipolla e le patatine fritte nell’olio di cui non si sa la provenienza – dice Tommaso Sussarello, co-fondatore di Sardegna 2020- Lo street food che vorremmo si sviluppasse sempre di più è composto da materie prime locali, scelte con cura da chef professionisti>>. La nutrizionista Giulia Mugheddu ha sottolineato come sia importante scegliere cosa e come mangiare, evitando il cibo dei caddozzoni, in quanto <<assolutamente dannoso per la salute; stando a stretto contatto con il traffico della strada, sulla superficie del cibo si depositano i metalli pesanti che danneggiano la nostra flora intestinale, oltre a contenere grassi e conservanti. Il consiglio che posso dare è quello di scegliere la qualità, possibilmente optare per i prodotti locali e a chilometro zero e parlare con il cuoco per sapere cosa si sta mangiando>>.

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