Dal vecchio convento di Pula annesso alla chiesetta di San Raimondo Nonnato, che le ha ospitate da aprile a giugno del 2015 le foto dei festeggiamenti in onore di SantEfisio di Paolo Sanna Caria si trasferiscono a Oristano.

Il prossimo 3 novembre, in occasione del suo 59 compleanno, il fotografo Oristanese allestirà, infatti, la rassegna nel Museo diocesano della Cattedrale.

Le oltre 90 fotografie, in bianco e nero & colore, stampate in tre formati ritraggono differenti personaggi religiosi, vestiti con gli eleganti abiti delle confraternite, devoti fedeli tra donne, uomini e bambini e raccontano le varie fasi della manifestazione religiosa che si sviluppa sul differente aspetto religioso e socio culturale di cui è ricca la Sardegna.

L’esposizione fotografica, sarà inaugurata alle 18 dall’Arcivescovo di Oristano Ignazio Sanna e sarà correlata da alcuni video, visualizzabili in differenti postazioni multimediali, contenenti tutte le immagini del fotoreportage, compresi alcuni filmati inediti della Sartiglia, realizzati dallo stesso fotografo.

La mostra sarà, inoltre, un contenitore di eventi culturali riguardanti tradizioni locali come i canti a “Goccius”, accompagnati dalla fisarmonica e dalle launeddas.

Alle 17,30 partirà dalla omonima chiesa di Sant’Efisio ad Oristano, una sfilata con la Corte di Eleonora e con la partecipazione dell’Arciconfraternita del Gonfalone di Sant’Efisio di Stampace di Cagliari.

Le prove generali per la prossima sfilata del 2017 con la ricostruzione del Cocchio de Su Brugu de Sant’Ephjsii de Aristani.

Subito dopo l’inaugurazione si svolgerà una tavola rotonda nel corso della si parlerà della tradizione devozionale nei suoi aspetti demo-etno-antropologici nonché etnomusicologici.

Cagliari, botte e minacce agli anziani genitori: arrestato.

Un episodio inquietante ha scosso la città di Cagliari, dove un giovane di 28 anni è stato arrestato e portato nel carcere di Uta a seguito di una lunga serie di comportamenti violenti nei confronti dei propri genitori.

La notizia, emersa nelle ultime ore, ha destato attenzione e preoccupazione tra i cittadini, sottolineando la gravità della violenza domestica anche all’interno delle mura familiari.

Le vittime, due anziani coniugi pensionati, hanno trovato il coraggio di denunciare le ripetute aggressioni fisiche, le minacce e le umiliazioni subite da parte del figlio, un pregiudicato noto per le sue condotte problematiche. Le indagini condotte dai carabinieri, avviate in seguito alla denuncia degli stessi genitori, hanno evidenziato un quadro di violenza domestica allarmante, ritenuto talmente grave da indurre l’autorità giudiziaria a intervenire con una misura restrittiva.

Il giovane, una volta rintracciato, è stato accompagnato presso la caserma dei carabinieri, dove sono state espletate le formalità di rito prima di essere trasferito nel carcere di Uta. In questo momento rimane a disposizione delle autorità, mentre la comunità si interroga su come fenomeni simili possano trovare spazio anche in contesti familiari considerati normalmente sicuri.